(ANSA) - NAPOLI, 11 OTT - Per garantire la sicurezza nelle
strutture sanitarie e ospedaliere sono necessarie più risorse
economiche e risorse umane. E' l'allarme lanciato in occasione
di 'OspedaleSicuro 2022', manifestazione promossa dalla Scuola
di Medicina e dal Dipartimento di Sanità pubblica
dell'Università Federico II, con il patrocinio di Inail. Una
richiesta che arriva a valle di due anni di pandemia da covid
che ha acceso i fari sull'organizzazione delle strutture
sanitarie, sulla necessità di dispositivi di protezione e di
istituire percorsi dedicati.
''L'obiettivo è fare il punto su come è mutato il bisogno di
sicurezza e di prevenzione dopo il covid - ha detto Maria
Triassi, presidente della Scuola di Medicina dell'Ateneo
federiciano - la situazione endemica del covid richiede una
profonda riflessione su come riorganizzare la sanità del futuro:
bisognerà capire se ad esempio sarà il caso di avere reparti
specifici covid o se invece si andrà nella direzione di aver
camere di isolamento nell'ambito dei reparti''. Durante il
convegno, in programma oggi e domani, saranno affrontati e
approfonditi, nelle diverse tavole rotonde che si succederanno,
molteplici temi che legano la sanita' e la sicurezza sul lavoro
tra cui ergonomia e rischio clinico, sorveglianza e aspetti
medico-legali, individuazione e sistemi correttivi dei rischi
psicosociali e nuovi scenari della medicina preventiva e
occupazionale.
Tra gli scopi di OspedaleSicuro anche la creazione di un tavolo
permanente nel quale le diverse realtà sanitarie del territorio
non solo campane ma anche di altre regioni possano scambiarsi
esperienze e proposte. ''Il covid ha ulteriormente complicato la
gestione della sicurezza nelle strutture sanitarie - ha
sottolineato Giuseppe Longo, direttore generale dell'Azienda
ospedaliera universitaria Policlinico Federico II - ritengo che
accanto alle azioni sia fondamentale portare nelle Aziende
ospedaliere la cultura della sicurezza perché non basta solo
garantire un ambiente di lavoro sicuro in termini di procedure
assistenziali e dell'utilizzo delle tecnologie, ma si deve
garantire piena sicurezza a tutti: malati, operatori,
visitatori, studenti e specializzandi''. (ANSA).
Sos sanitari, più risorse per garantire la sicurezza
Fari accesi su riorganizzazione strutture e rischio clinico
