BRUXELLES - Il ministro per gli Affari Ue, la Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha partecipato al Consiglio Affari Generale a Bruxelles. Fitto nel corso della riunione, si legge in una nota, "ha ribadito che la priorità dell'Italia è quella di rafforzare la competitività dell'industria europea evitando soluzioni che creino disparità di condizioni fra chi ha spazio fiscale e chi non ne ha con il conseguente rischio di frammentazione del mercato interno". "È necessario fare ricorso a risorse europee, sia, nell'immediato, attraverso la flessibilità nell'uso dei fondi esistenti, in particolare Pnrr e Coesione, sia, in tempi rapidi, attraverso la creazione di nuovi strumenti ad hoc come quello di un Fondo comune per la sovranità europea", ha spiegato il ministro ribadendo alla riunione il pieno sostegno del Governo italiano al Governo di Stoccolma per una Presidenza ambiziosa e ispirata a risultati concreti nell'interesse dei cittadini e delle imprese europee.
La Finlandia è tornata a schierarsi contro un eccessivo allentamento delle regole sugli aiuti di Stato in risposta all'Inflaction Reduction Act. "Non vogliamo avere un'eccessiva flessibilità nelle regole degli aiuti di Stato che portino ad una fine del 'level playing field', dobbiamo rispondere all'Ira ma dobbiamo essere molto attenti", ha spiegato la ministra per gli Affari Ue finlandese Tytti Tuppurainen prima dell'inizio del Consiglio Affari Generali, che affronterà il tema del piano industriale Ue e della migrazione in vista del summit dei leader dei 27 di questa settimana. La Finlandia è tra i dieci Paesi che, in un non paper stilato nei giorni scorsi dai cosiddetti 'frugali' ha lanciato un chiaro avvertimento sugli effetti sul mercato unico che potrebbero derivare dalla nuova modifica al regime degli aiuti di Stato alle imprese in cantiere a Bruxelles. Sulla possibilità di mettere in campo nuovi fondi nel breve periodo la ministra finlandese ha sottolineato il 'no' di Helsinki: "noi pensiamo che non abbiamo bisogno di soldi freschi ma di gestire al meglio le risorse che abbiamo" attraverso i programmi finora erogati.