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Sui muri alle frontiere botta e risposta Grecia-Francia

Fitto, 'priorità dimensione esterna e regole Ong'

Redazione ANSA

BRUXELLES - "Bisogna essere chiari e aperti: le barriere anti-migranti stanno svolgendo un ruolo. Non dovrebbero essere condannate ma finanziate dalla commissione Ue". Lo ha detto il vice ministro degli Esteri greco Miltiadis Varvitsiotis prima dell'inizio del Consiglio Affari Generali a Bruxelles. L'argomento migranti, assieme a quello della risposta europea all'Inflaction Reduction Act, sarà al centro della riunione che prepara il vertice dei leader di questa settimana.

Interpellata sulle parole del collega ellenico, tuttavia, la ministra francese per gli Affari Ue Laurence Boone è stata netta: "Sulla migrazione le discussioni sono concentrate sulla dimensione esterna e sulla lotta ai trafficanti. La protezione dei confini è importante ma sia chiaro, non ci sono soldi europei per costruire muri o barriere ai confini". Sull'argomento è intervenuto anche il titolare per gli Affari Ue spagnolo, Pascual Ignacio Navarro Ríos, sottolineando la necessità di "soluzioni europee che tengano conto degli interessi di tutti", sia nella riforma del Patto di Migrazione Asilo sia nella messa a punto della dimensione esterna del dossier. "Dobbiamo trovare un equilibrio tra soldiarietà e responsabilità", ha sottolineato Navarro Rios.

Il ministro per gli Affari Ue, la Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha sottolineato "la necessità che il Consiglio europeo concentri la sua attenzione sulla dimensione esterna con particolare riguardo al rafforzamento del controllo delle frontiere esterne, ad un maggiore impegno finanziario nei confronti dei Paesi di origine e transito, alla lotta ai trafficanti, alla regolazione a livello europeo delle attività delle Ong che operano nel Mediterraneo, ad una politica dei rimpatri più rapida ed efficace".

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