BRUXELLES - "C'è stata molta misinformazione in Italia, si è detto che Bruxelles dirà agli Stati membri cosa fare, ma nulla è più lontano dalla realtà". Gli emendamenti adottati "lasciano ampia flessibilità" ai Paesi nell'applicazione della norma. Così Ciaran Cuffe (Verdi), relatore per l'Europarlamento sulla nuova direttiva sulla performance energetica degli edifici, che sarà votata giovedì in commissione industria per approdare in plenaria a marzo e poi andare al negoziato con le altre istituzioni europee.
Le modifiche apportate dall'Europarlamento, ha detto stamane Cuffe parlando alla stampa, "lasciano ampia flessibilità agli Stati per i loro Piani nazionali di ristrutturazione, contribuiranno a creare lavoro e a mettere a disposizione dei cittadini europei case che consumano meno energia migliorando la qualità della loro vita". Nel testo, ha precisato, "dividiamo l'Europa in 4 aree con 4 target di efficienza diversi, particolarmente interessante per Stati come l'Italia, e inoltre i target sono proporzionati perché chiediamo" di ricalcolare le classi energetiche "mettendo nella G il 15% degli edifici più energivori, e questo vale anche per la Finlandia, cioè per chi ha performance energetiche degli edifici molto alte: insomma la distribuzione dello sforzo tra gli Stati è proporzionata", ha osservato ancora l'europarlamentare . Secondo le indicazioni raccolte finora, la relazione Cuffe dovrebbe riceve giovedì, al momento del voto, il sostegno di tutti i gruppi politici, salvo Ecr (di cui fa parte FdI) e Id (di cui fa parte la Lega).