(ANSA) - GENOVA, 28 GEN - Aumentano i processi per
violenza sessuale sui minori, i maltrattamenti e gli atti
persecutori nel distretto della corte di appello di Genova. È
quanto emerso dalla relazione della presidente Elisabetta Vidali
durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario.
"Gli accertamenti dei reati inerenti alla violenza di genere
e domestica - sottolinea Vidali - scontano la difficile
solitudine comunicativa in cui sono relegate le persone offese.
Le vittime acquistano coscienza di esserlo dopo un silente e per
lo più solitario percorso di soggezione, talvolta lungo anche
anni. Abbiamo assistito nel Paese all'incremento esponenziale
dei casi più evidenti di violenza, come il femminicidio, ed a
quelle più subdole e poco riconoscibili forme di sopraffazione
come la sudditanza psicologica".
"Non v'è dubbio - conclude - che il diritto penale non sia la
risposta a questi fenomeni sociali poiché punisce i fatti, per
definizione, già commessi, laddove invece è necessario uno
strumento di prevenzione generale, capace di scongiurare il
ricorso alla violenza. È necessario ampliare quindi lo spazio di
riflessione sul tema a tutti gli operatori più prossimi a questo
mondo dei deboli, e cioè sanitari, sociologi, psicologi,
educatori, assistenti sociali ed insegnanti, per una presa di
coscienza collettiva di tale emergenza ed interventi organici in
tutto il tessuto sociale". (ANSA).
Corte Appello Genova, emergenza violenza genere e domestica
Presidente, serve sforzo contro solitudine comunicativa vittime
