(ANSA) - MILANO, 21 OTT - Ci sono l'esplosivo, con il salmone
e le sue uova, il branzinoso e persino il 'cazzuto',
quest'ultimo con tartare di capasanta e salsa piccante. Nomi che
non ti aspetti nella maison orientale che, oltre ai gunkan (e
sushi, e uramaki) creativi annovera portate intrigante e curiose
di cucina nipponica e il kimchi coreano (cavolo fermentato).
Riguardo ai crudi, il menu è intelligentemente suddiviso per
tagli: tartare, carpaccio, sashimi e tataki.
Il lungo bancone dove si mangia dirimpetto alla preparazione
ricorda i sushi bar di classe che ormai si incontrano a ogni
latitudine, dall'America all'Oceania transitando per le luci di
Tokyo. C'è però un'anima italiana e curiosa nell'attenzione alla
stagionalità e, soprattutto, nella scelta delle materie: una
fusione di respiro mediterraneo, riflessa nell'uso di polpo,
ricciola o del gambero rosso di Mazara del Vallo.
Il progetto è di quattro giovani (Daniel Fompowou, Francesco
Riganelli, Gian Marco Virgini e Teo Re Fraschini), con
un'appendice estiva in Sardegna, dove Armonico si trasforma in
corner. La nuova insegna milanese, che diventa ristorante dopo
un avviamento come delivery d'alta gamma, tuttora attivo, è a
due passi da Porta Garibaldi, in via Pastrengo.Il ristorante
annovera qualche tavolo anche all'ingresso e nel dehors, in un
ambiente raccolto. Le materie scelte riflettono la fascia medio
alta, ma in ogni casa accessibile. Bella gente, bella musica in
diffusione, buon cibo. E una cantina competente con le referenze
di 100 sake. (ANSA).
Un nuovo spirito "Armonico" riflette il Giappone a Milano
Nuovo gourmet a due passi da Garibaldi, con un'anima italiana
