(ANSA) - ROMA, 06 FEB - "All'interno di uno scenario che vede
significative interconnessioni tra il Pnrr e le politiche
supportate dai Fondi strutturali, il quadro generale di
attuazione finanziaria della programmazione 2014-2020 desta
alcuni elementi di preoccupazione, legati principalmente alle
maggiori risorse di provenienza europea cui ancora non
corrisponde una dinamica positiva in termini di pagamenti.
Questo, malgrado il lieve miglioramento registrato nella loro
percentuale (55% al 31 ottobre 2022, contro il 48 del 2021)". Lo
rileva la Corte dei Conti nella Relazione annuale 2022 sui
rapporti finanziari Italia/UE e sull'utilizzo dei fondi europei.
"L'assegnazione delle risorse aggiuntive relativa
all'iniziativa React-Eu, articolata in 8 Programmi operativi
nazionali, ha incrementato la dotazione complessiva per la
programmazione finanziaria da 50,5 a 64,39 miliardi di euro, in
un quadro regolamentare che conferma il termine ultimo di
ammissibilità della spesa al 31 dicembre 2023. Termine comunque
impegnativo - osservano i magistrati contabili - nonostante sia
stato realizzato il superamento, da parte di tutti i programmi,
del target di spesa previsto dalla regola del disimpegno
automatico, al 31 dicembre 2022. Per quanto attiene
all'attuazione finanziaria del Fondo europeo agricolo per lo
sviluppo rurale (Feasr) al 31 ottobre 2022, l'avanzamento della
spesa ha raggiunto il 61,2% della dotazione finanziaria
complessiva".
Sul fronte delle irregolarità e frodi, i 405 casi rilevati
dalla Corte nel 2021 (aggiornati al giugno 2022) sono in lieve
aumento sul 2020, con un importo complessivo (57,4 milioni di
euro) per lo più riferito alle spese de-certificate (non
incidenti cioè sul bilancio UE, ma su quelli nazionale e/o
regionali) e una prevalenza sulla politica agricola e sulla
programmazione 2014-2020, rispetto a quella precedente,
2007-2013. (ANSA).
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