Terremoti:Ingv,scossa 23/12, maggiori risentimenti a Catania
Analisi 'scuotimento' con 20 stazioni prima Rete sismica urbana

(ANSA) - CATANIA, 29 DIC - Il terremoto di magnitudo 4.3
dello scorso 23 dicembre, con ipocentro a Motta Sant'Anastasia,
ha provocato in alcune abitazioni del centro storico di Catania
"maggiori risentimenti rispetto ai valori riportati nella mappa
elaborata a scala più ampia che si riferisce alle osservazioni
delle stazioni di rilevamento più vicine ubicate a Paternò e a
sud della città nella Piana di Catania". E' quanto emerge da
un'analisi dell'Ingv attraverso le 20 stazioni della prima Rete
sismica urbana d'Italia realizzata nel capoluogo etneo che
permette di monitorare alcuni edifici di carattere
storico-monumentale della città.
La Rete, che costituisce l'Osservatorio sismico urbano (Osu) di
Catania, è stata sviluppata dall'Istituto nazionale di geofisica
e vulcanologia nell'ambito del progetto Pon eWas "an Early
WArning System for cultural heritage". Ha come obiettivo
monitorare lo stato di salute delle strutture e delle
infrastrutture cittadine, sperimentare un sistema automatico di
allarme rapido on-site per i terremoti, valutare in tempi rapidi
l'eventuale danno alle strutture attraverso la generazione
automatica di mappe di scuotimento (shakemaps) e di arricchire
gli studi sulla microzonazione sismica del territorio.
L'indicazione sul livello di scuotimento osservato, e quindi del
potenziale impatto sugli edifici, rappresenta una informazione
particolarmente utile alla Protezione Civile per il
coordinamento e l'organizzazione delle squadre di soccorso nel
caso di terremoti rilevanti.
"Il 23 dicembre scorso con il terremoto di Motta Sant'Anastasia
di magnitudo 4.3 la rete dell'Osu-Ct- sottolinea Domenico
Patanè, responsabile del progetto - ha permesso un'analisi del
rischio sismico particolarmente dettagliata sulla risposta
all'evento delle strutture del centro storico di Catania. Altre
20 stazioni sismiche - aggiunge il ricercatore dell'Ingv -
saranno collocate nei primi mesi del 2022 e ottimizzeranno
l'attuale copertura del centro storico, estendendosi oltre la
cintura comunale di Catania. Saranno inseriti, infatti, altri
siti pilota in analogia a quanto già fatto per il centro abitato
del porto dell'isola di Vulcano e il centro storico di Ragusa
sviluppando la rete Osu nei territori a maggior rischio sismico
ma anche vulcanico della Sicilia". (ANSA).
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