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Tumori e nanotecnologie, premio Veronesi a giovane ricercatrice

Progetto di Francesca Corsi per prevenire resistenza chemioterapia nel cancro prostata

Salute & Benessere Medicina
Chiudi Nell'immagine la ricercatrice Francesca Corsi (ANSA) Nell'immagine la ricercatrice Francesca Corsi

Premio della Fondazione Umberto Veronesi alla giovane ricercatrice Francesca Corsi, per i suoi studi sulle nanotecnologie finalizzate a prevenire la resistenza alla chemioterapia nel tumore prostatico. Nata a Roma nel 1991 e laureata in Biotecnologie Industriali presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Corsi ha un PhD in Materials for Health, Environment and Energy presso l'Università Tor Vergata.

La ricerca sulle nanotecnologie, si legge sul sito della Fondazione, ha ricadute anche per la ricerca biomedica e può fornire nuove soluzioni tecniche a gravi problemi medici, come nel caso delle recidive di tumore prostatico dopo la chemioterapia. Oggi l'obiettivo dei farmaci chemioterapici è eliminare le cellule tumorali riducendo le dimensioni del tumore; alcune cellule cancerose, tuttavia, possono sopravvivere e attivare dei cambiamenti a livello molecolare che ne aumentano la malignità e favoriscono la rigenerazione del tumore. Studi recenti hanno mostrato che questo fenomeno di rigenerazione, responsabile delle recidive tumorali, può essere contrastato usando la nanoceria: si tratta di un agente nanotecnologico che riesce a intercettare e modificare i messaggi che le cellule tumorali si scambiano e che spingono il tumore a riformarsi.

Obiettivo del progetto della ricercatrice sarà mettere a punto un sistema che leghi i chemioterapici alla nanoceria, in modo che possano agire congiuntamente: in questo modo sarà possibile combinare l'azione dei chemioterapici con l'attività 'anti-rigenerativa' della nanoceria. Quest'ultima, inoltre, potrebbe indirizzare il farmaco al tumore, salvaguardando i tessuti sani. Francesca Corsi svilupperà il progetto all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata. 

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Le sete del Vietnam sfilano nei Mercati di Traiano

Collezione di Minh Hanh apre cerimonia 50/o rapporti con Italia

Lifestyle Moda
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Una simbolica sfilata di moda sullo sfondo dei Mercati di Traiano, costellata di cestini colmi di veri bozzoli di bachi da seta, ha aperto a Roma i festeggiamenti del cinquantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Vietnam e Italia. L'evento che si è svolto nell'antica location, era volto a sottolineare l'incontro tra le due culture. Sulla stretta pedana costruita sulle lastre di porfido dell pavimento romano, hanno sfilato gli abiti di seta prodotta in Vietnam, vero vanto del paese asiatico, firmati dalla stilista vietnamita, Minh Hanh, molto conosciuta a livello locale. La collezione è stata realizzata con le sete filate in Vietnam secondo antiche tecniche, che hanno dato vita a una serie di abiti nelle fogge tradizionali del paese orientale, denominati "Ao Dai", declinati in colori brillanti, dal bluette al giallo. Nel parterre, il sottosegretario agli Affari Esteri Maria Tripodi; l'assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato; l'ambasciatore straordinario e plenipotenziario del Vietnam in Italia, Duong Hai Hung; il viceministro degli affari esteri del Vietnam Thi Thu Hang, che ha tenuto il discorso di apertura dei festeggiamenti del 50/o anniversario dell' inizio dei rapporti diplomatici tra Italia e Vietnam, elogiando la bellezza, i capolavori architettonici, la cultura e gli artisti italiani, da Michelangelo a Leonardo, che rendono, ha detto, "il Bel Paese sempre più popolare e amato anche in Vietnam". (ANSA).
   

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Dior sfila a Mumbai, è il trionfo dei ricami artigianali

A The Gateway of India, i decori della Chanakya School of Craft

Lifestyle Moda
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Sfilata nella magica atmosfera del sito storico The Gateway of India, a Mumbai, per la nuova collezione Dior Autunno 2023, disegnata da Maria Grazia Chiuri, e realizzata con le ricamatrici della Chanakya School of Craft. La passerella della sfilata, che ha avuto il sostegno della direzione del Turismo, del Governo del Maharashtra e delle autorità indiane a Mumbai, è stata allestita proprio dall'ingresso cerimoniale simbolico dell'India, un imponente arco di basalto alto 26 metri, costruito per commemorare la visita in India del 1911 di re Giorgio V e della regina Maria a Mumbai. A Dior spetta il primato di essere il primo marchio di lusso europeo a portare un fashion show in India. La collezione è un omaggio all'India e al suo artigianato, ma anche allo stile della maison e a Marc Bohan che prese le redini dell'atelier di rue Montaigne alla morte del suo fondatore.
    Sfilano abiti in una sequenza di colori lucidi nelle sete, dal giallo lime al verde smeraldo, dal viola al rosa passando per il fucsia; spolverini morbidi; gonne dritte nelle fogge dei sari abbinate a lunghe camice, pijama, long dress, boleri, giacche, top a intreccio sulla schiena. I ricami sono protagonisti in tutta la collezione, e diventano materia di confronto e di scambio culturale tra Dior e i suoi atelier e i laboratori di Chanakya. Abiti di seta, cappotti e gonne ispirate al sari indiano, alcune delle quali saranno impreziosite da complessi ricami, ad opera della scuola di artigianato femminile, Chanakya School of Craft di Mumbai.
    Guidato da Karishma Swali, l'atelier, dove lavorano 450 donne, è nato con l'intento di promuovere la conservazione e la rinascita di alcuni dei migliori mestieri tessili e tecniche di ornamenti.
    Una collaborazione con Dior che non è solo creativa ma anche simbolica. Il progetto della scuola si sposa bene anche con la missione personale che da anni Chiuri che da sempre è legata al femminismo. Sono infatti solo uomini, i karkarigars, che si occupano dell'artigianato tessile. Lo scopo della Chanakya School of Craft è invece quello di estendere il lavoro anche alle donne a basso reddito, permettendogli di guadagnarsi da vivere grazie al settore del fashion. (ANSA).
   

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Autismo e mondo informatica, a Roma 15 'Cyber Rebel'

Li ospita Cervelli Ribelli, conoscenza e recruiting azienda Ict

Salute & Benessere Sanità
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Per il 2 aprile, giornata della consapevolezza sull'autismo, la Fondazione Cervelli Ribelli del giornalista e scrittore Gianluca Nicoletti, papà di Tommaso, ragazzo con autismo, ospita a Roma 15 "Cyber Rebels" da tutta Italia. Cioè giovani con autismo e un particolare interesse e attitudine all'uso di strumenti informatici per comunicare, studiare, giocare o lavorare. Sono stati selezionati con un procedimento apposito e l'occasione è una giornata di incontro che coinvolgerà ragazzi e ragazze con disturbi dello spettro autistico tra i 18 e i 29 anni per presentare loro la realtà di Kirey Group, multinazionale attiva nell'ambito ICT.
    I partecipanti potranno incontrare alcuni esperti dell'area Cyber Security dell'azienda che spiegheranno loro le opportunità di carriera nella sicurezza informatica. Inoltre, avranno l'occasione di mettersi alla prova in un processo di selezione condotto dal team Recruiting aziendale, preparato alla corretta accoglienza di persone neuro divergenti grazie a un percorso formativo ad hoc.
    "Quest'anno abbiamo ritenuto che la migliore celebrazione della giornata fosse all'insegna della concretezza - spiega Gianluca Nicoletti- dopo anni di consapevolezza sull'autismo, sentivamo il bisogno di cose concrete come quella di puntare sul mondo del lavoro. Quanti ragazzi con autismo è possibile che ci siano, magari bravi, di cui nessuno conosce il talento e che stanno tutto il giorno in casa? La sfida è stata quella di contemperare due aspetti nei ragazzi: la passione per l'informatica e il fatto che questa passione possa tendere ad isolarli. Non lo sappiamo, ma può essere qualcosa che si tramuta invece in un'occasione di lavoro".
   

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Mezzi per Paesi emergenti Helixx, franchise stile McDonald's

Nascono in Gb per essere costruiti in Asia-Pacifico e Africa

Motori Industria
Chiudi Mezzi per Paesi emergenti Helixx, franchise stile McDonald's (ANSA) Mezzi per Paesi emergenti Helixx, franchise stile McDonald's

Davvero insolito l’approccio al mercato dei veicoli utilitari elettrici per trasporto di merci e persone nei Paesi emergenti della startup britannica Helixx. Per soddisfare le esigenze di mercati in fortissime espansione - soprattutto quelli dell’Asia-Pacifico e africani - l’azienda fondata e guidata da Steve Pegg aggiunge alla cura nella progettazione, calibrata per restare in costi accessibili e soprattutto coerenti con le capacità di assistenza e riparazione in loco, un nuovo format industriale e commerciale.

Ispirandosi alla catena McDonald’s, Pegg ha infatti progettato un franchise con cui coinvolgere gli imprenditori asiatici e africani, per avviare il montaggio dei veicoli direttamente sul posto. "Osservando la metodologia di McDonald's, puntiamo convincere i clienti a finanziare o finanziare in parte o ridimensionare per noi - afferma il co-fondatore e ceo di Helixx - Noi possediamo la tecnologia. Possediamo il veicolo. Possediamo la catena di fornitura, proprio come McDonald's.

Ma vogliamo fare in modo che i clienti costruiscano i contenuti a un volume con cui si sentono a proprio agio”. Helixx fornirà anche catene di approvvigionamento. “Non è necessario sapere come costruire un veicolo. Non è necessario sapere come reperire. Tutto quello che c’è da fare è seguire un processo e l’azienda è qui per aiutare a farlo”. Verranno cedute licenze per quattro modelli, un camioncino per le merci chiamato Cargo, un camioncino per le costruzioni e l’agricoltura e due varianti per il trasporto passeggeri comprai taxi e ride-sharing. Sono stati chiamati Tuk (ha un corpo aperto) e Ride (in questo caso la carrozzeria è chiusa). Tutti i veicoli sono basati su una piattaforma proprietaria per veicoli leggeri. Consente batterie intercambiabili con celle LFP. Ogni modulo avrà una capacità di 2 kWh. La configurazione massima con 12 kWh consente un'autonomia di 200 chilometri. Poiché si tratta di veicoli L7e la potenza deve essere limitata a 15 kW e il peso a 450 kg, valore che sale a 600 kg per i veicoli per il trasporto merci.

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Per Pasqua e 25 aprile in viaggio 16 milioni di italiani

Confcommercio, spesa complessiva attorno ai 4 miliardi di euro

ViaggiArt Evasioni
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ROMA - Oltre 16 milioni gli italiani pronti a partire per Pasqua e 25 aprile. Senza contare 2,5 milioni di indecisi, saranno almeno 8 milioni i vacanzieri pasquali, di cui il 60% farà 2 notti fuori casa, ma uno su dieci "si allungherà" anche per tutta la settimana. Destinazioni all'interno della propria regione per uno su due mentre, della restante metà, 8 viaggeranno altrove ma sempre in Italia e 2 verso l'estero. Le località di mare sono le più ambite (22%) seguite da città d'arte e borghi (assieme 28%) per una spesa complessiva attorno ai 4 miliardi di euro. Sono le previsioni dell'Osservatorio sul Turismo di Confcommercio di Swg.
    Il ponte della Liberazione registra invece, al momento, 8,2 milioni di italiani che si sono già organizzati e altri 4 milioni che ci stanno pensando seriamente, per una spesa complessiva che rasenterebbe i 4,5 miliardi, stante un budget lievemente più contenuto - 360 euro a testa - probabilmente perché gli intervistati si attendono prezzi lievemente più bassi in quel periodo. Con più giorni disponibili in questo caso, si allarga il perimetro degli spostamenti - sono il 42% quelli che resteranno nella regione di appartenenza e il 14% quelli che andranno all'estero - mentre il meteo presumibilmente più a favore, almeno stando al calendario, fa salire al secondo posto fra le destinazioni, sempre dopo il mare, i luoghi immersi nella natura.
    Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Puglia, Liguria, Veneto e Campania sono le regioni più gettonate mentre, per le mete estere, le notizie di scioperi e agitazioni in Francia non sembrano offuscare più di tanto l'appeal per i connazionali di questo paese, primo di gran lunga rispetto a Spagna e Grecia.
    "Il turismo - commenta il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli - è tornato ad essere settore traino dell'economia italiana. Lo confermano le previsioni del periodo pasquale con l'aumento delle attese presenze straniere. Per consolidare questi risultati bisogna investire soprattutto nelle infrastrutture e accelerare in sicurezza i tempi di utilizzo dei fondi del Pnrr. Un' opportunità irripetibile che non possiamo perdere". (ANSA).
   

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Turismo di Pasqua in crescita, boom di stranieri (+12,1%)

Assoturismo Confesercenti, attese quasi 7 milioni di presenze

ViaggiArt Evasioni
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ROMA - Il turismo continua a crescere e per Pasqua, sulla base delle prenotazioni attuali, sono attese 6,7 milioni di presenze nel sistema ricettivo ufficiale italiano, il +7,3% sul 2022. Un aumento trainato dalle presenze straniere, protagoniste di una crescita boom: nel fine settimana pasquale saranno infatti 3,3 milioni, il 49% del totale e il 12,1% in più rispetto allo scorso anno. Ma anche la domanda da parte dei turisti italiani - che per ora è stimata a 3,4 milioni di presenze - potrebbe riprendere quota: sul rallentamento, infatti, incide anche l'incertezza meteo di questi giorni.
    Emerge dall'indagine realizzata da Cst per Assoturismo Confesercenti, secondo cui per la settimana delle festività pasquali si stimano 469 mila presenze in più rispetto al 2022, con il 65% delle sistemazioni disponibili nelle strutture ricettive già prenotate.
    La tendenza attesa è positiva in tutto il Paese, anche se non uniforme per tutte le tipologie di offerta e tutte le aree.
    Saranno le regioni del Centro Italia a registrare le variazioni più significative dei flussi con il +9,3% (+4,5% di italiani e +14,7% di stranieri), seguite dalle regioni del Nord Est con il +7,2% (+3,4% di italiani e +10,9% di stranieri) e del Sud-Isole con il +7,7% (+3,4% di italiani e +14,2% di stranieri). Per il Nord Ovest la stima è del +5,4% (+2,1% di italiani e +9,2% di stranieri).
    I turisti stranieri visiteranno soprattutto città/centri d'arte, le aree dei laghi, le località di montagna e le aree rurali e di collina. Invece, la domanda italiana sarà maggioritaria nelle località costiere e termali. Per le prossime festività pasquali si registrerà un consistente aumento di interesse verso l'Italia, soprattutto da parte di visitatori tedeschi, francesi, britannici, statunitensi, svizzeri, olandesi, austriaci e polacchi che in parte compenseranno le quote ancora mancanti dei mercati quali Cina, Russia, Giappone, Australia, Corea del Sud, India, Brasile, Canada. Un leggero aumento delle prenotazioni è stato segnalato anche per i turisti provenienti dalla Spagna e dal Belgio. (ANSA).
   

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Mercurio principe nel cielo di aprile

La Luna protagonista di tre spettacolari congiunzioni

Scienza & Tecnica Spazio & Astronomia
Chiudi Mercurio con Venere, nel cielo della sera (fonte: H. Raab, da Flickr) (ANSA) Mercurio con Venere, nel cielo della sera (fonte: H. Raab, da Flickr)

Il principe del cielo di aprile è indubbiamente Mercurio: questo è infatti il mese migliore dell’anno per osservare il pianeta in orario serale, visto il ritardo con cui tramonta rispetto al Sole. La migliore visibilità sarà raggiunta in particolare l’11 e 12 aprile, come indica l’Unione Astrofili Italiani (Uai), quando il pianeta più interno del Sistema Solare tramonterà 1 ora e 46 minuti dopo la nostra stella.
Ma a dare spettacolo nel corso del mese ci penserà anche la Luna, con tre congiunzioni molto scenografiche dal 21 al 23 aprile: la sera del 21, al crepuscolo, la sottilissima falce di Luna crescente si troverà accanto a Mercurio, mentre nei due giorni seguenti il nostro satellite si affiancherà sia al pianeta Venere che alla luminosa costellazione del Toro, con la stella Aldebaran e gli ammassi stellari delle Pleiadi e delle Iadi.

Un buon soggetto per gli astrofotografi sarà anche l’ingresso di Venere nell’ammasso delle Pleiadi, che si verificherà il 10 aprile. La visibilità di questo pianeta continua a migliorare nel corso del mese, mentre più alto in cielo rispetto a lui troviamo Marte. Giove sarà invece inosservabile, a causa della congiunzione dell’11 aprile con il Sole, mentre Saturno tornerà visibile al mattino presto, prima dell’alba.

Nelle prime ore dopo il tramonto si potranno ancora ammirare le costellazioni che hanno dominato il cielo nei mesi precedenti, come Orione, il Toro, i Gemelli e l'Auriga, ma allo stesso tempo, nel cielo orientale, si cominciano a scorgere gli astri che saranno protagonisti della stagione estiva. Mentre Sirio, la stella più brillante della volta celeste per tutto l’inverno, inizia a tramontare a Sud-Ovest, dalla parte opposta comincia a sorgere Vega, che è invece l’astro più luminoso del cielo estivo insieme ad Arturo e alla costellazione del Bootes, con la sua particolare forma ad aquilone.

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Dirk Voeste nuovo head of sustainability Gruppo Volkswagen

Sostituisce Ralf Pfitzner che esce da azienda su sua richiesta

Motori I protagonisti
Chiudi Dirk Voeste nuovo head of sustainability Gruppo Volkswagen (ANSA) Dirk Voeste nuovo head of sustainability Gruppo Volkswagen

Per effetto dell'uscita dall'azienda su sua richiesta di Ralf Pfitzner, dal 2018 responsabile della sostenibilità del Gruppo Volkswagen, dal primo aprile Dirk Voeste dirigerà questo importante dipartimento, riportando a Gernot Döllner direttore della strategia del Gruppo e segretario generale.
    "Il cambiamento climatico è una delle maggiori sfide del nostro tempo - ha detto Oliver Blume, ceo del Gruppo Volkswagen.
    Ecco perché stiamo continuamente portando avanti la trasformazione del Gruppo e adottiamo un approccio olistico alla sostenibilità, che comprende aspetti economici, ambientali e sociali Stiamo fissando obiettivi ESG ambiziosi per tutti i nostri marchi e divisioni come parte del nostro piano in dieci punti".
    "In qualità di nuovo head of sustainability - ha sottolineato Blume - Voeste attingerà alla sua vasta esperienza per portare avanti la nostra ambiziosa strategia di decarbonizzazione e gli obiettivi ESG e svilupparli ulteriormente insieme ai marchi. Inoltre, stiamo affinando l'attenzione del nostro Sustainability Council, rendendolo più compatto, più agile e focalizzato direttamente sulla trasformazione sostenibile di Volkswagen". 
   

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Skin Shaming, quando la pelle è presa di mira

Donne e ragazzi esposti maggiormente alle critiche su acne e cicatrici

Lifestyle Beauty & Fitness
Chiudi Una giovane con una maschera applicata sul viso foto iStock. (ANSA) Una giovane con una maschera applicata sul viso foto iStock.

Si è spesso sentito parlare di Body Shaming, ossia delle offese alle persone per l’aspetto esteriore, ora il bersaglio si è spostato anche sulla pelle, da cui l’espressione Skin Shaming, mirato specificamente a giudicare i problemi della pelle. Osservatosi per la prima volta qualche anno fa negli Stati Uniti, oggi è inquadrato anche dai dati della ricerca “Dove Body Love 2023” (su 1.200 utenti web tra i 20 e i 50 anni) in cui è emerso che oltre 6 su 10 (62%) sono stati presi di mira sui social o nella vita di tutti i giorni a causa di problemi o imperfezioni legati alla pelle.
Sul web, principalmente sui i social network, attraverso l’azione dei cosiddetti hater, viene presa di mira la pelle, soprattutto delle donne e dei giovani, con commenti, post, story e messaggi privati. Gli inestetismi della pelle sono molto comuni e riguardano milioni di persone, potenzialmente sempre più esposte alle critiche online: dall’acne al rossore, dalle cicatrici fino alle macchie. E' accaduto ad esempio ad Aurora Ramazzotti (oggi neomamma) in lotta con l'acne. "Ho imparato a fidarmi, ad apprezzare il percorso (turbolento, a tratti incomprensibile) ad amare la mia pelle e a non volerla nascondere anche quando faticavo a guardarmi allo specchio. Tanto che ultimamente lo stesso specchio ha perso d’importanza, non ci combatto più, e quando mi ci imbatto non mi sento di festeggiare per i risultati ottenuti perché ho capito che la pelle ci parla e va curata, nel vero senso della parola, con costanza, delicatezza e amore. Da lì in poi sarà lei a farci capire quando sta bene o male. Basta saperla ascoltare e accettarla per quello che è. E soprattutto, anche se è difficile, non mollare mai il colpo perché un giorno, come me oggi, ti fermerai a pensare al percorso e ti verrà da sorridere", scriveva in un post su Instagram.

Più positivo invece il dato relativo al rapporto degli utenti web italiani con la propria immagine: quasi 6 su 10 si ritengono infatti complessivamente soddisfatti del proprio aspetto esteriore (58%), con un giudizio che propende più per “abbastanza” (35%) rispetto a “molto” (23%), mentre gli insoddisfatti sono la minoranza (42%) con feedback riconducibili a “poco” (27%) e “per nulla” (15%).
Nell’ottica di considerare in maniera concreta l’argomento dello Skin Shaming, la cura di sé stessi come antidoto di benessere a critiche e offese sui social risulta essere la chiave di volta per innescare un processo virtuoso. Secondo la Dott.ssa Stefania Andreoli, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione Alice ETS: “Chi cura il proprio aspetto lo fa principalmente per sé e per sentirsi bene. Infatti, concedersi le cure rivolte al corpo e alla pelle è un gesto che di per sé è accudente, prima ancora del suo risultato. Avere cura di sé produce sentimenti di benessere che indagati più a fondo rimandano ad un vero e proprio segreto di bellezza suggerito dai partecipanti all’indagine: per il 59% dei rispondenti, stare in ascolto di sé, isolandosi dal rumore di fondo dei diktat esterni e rispondendo alle proprie esigenze dopo essersi sintonizzati e sintonizzate sui bisogni profondi suggeriti dalla propria unicità, diventa il modo d’elezione per avere cura di se stessi. Questi dati ci permettono inoltre di dare anche una lettura in chiave positiva del rapporto con la nostra immagine. Infatti, diversamente dai risultati raccolti da altre ricerche condotte post-pandemia la notizia è finalmente l’occasione di un racconto in controtendenza: stiamo iniziando a relazionarci con la nostra immagine esteriore in modo più positivo di quanto emergeva fino ad oggi. Il 58% dei partecipanti dichiara infatti che il rapporto con la propria immagine è «molto» o «abbastanza» positivo”.



Allo stesso modo, accanto agli esperti, sono scesi in campo personaggi noti del mondo dello spettacolo e dei social che, durante la “Giornata dell’Autostima”, hanno sottolineato il valore e l’importanza dell’autostima nella vita di ogni giorno.
Quali sono le ulteriori evidenze emerse in merito al rapporto degli utenti web italiani con la bellezza? Come rivelato dall’indagine vengono colpiti principalmente da Body Shaming i ragazzi tra i 18 e i 25 anni (59%), seguiti dagli over 45 (22%) e dalla fascia 33-45 anni (19%). A soffrire di più sono le donne: infatti oltre 6 su 10 (64%) si sentono maggiormente giudicate per la propria immagine, mentre alla stessa domanda la percentuale di uomini scende al 36%. Inoltre, oltre 7 su 10 hanno dichiarato che questo fenomeno li ha condotti a uno stato di forte insicurezza (73%). Eloquente è anche l’obiettivo ultimo della skin care: se il 67% degli intervistati dice di prendersi cura del proprio aspetto per piacere a sè stesso, ben il 56% ammette di farlo per essere accettato dagli altri. Da sottolineare anche il dato relativo alle fonti che gli intervistati seguono per reperire informazioni utili alla cura del corpo e della pelle: il 64% infatti segue consigli provenienti dal web e dagli influencer. Afferma Claudia Mennini, Marketing Manager di Dove: "Il nostro auspicio è quello di far arrivare a quante più persone possibili il messaggio che il nostro corpo va amato, senza prendere in considerazione ciò che gli hater purtroppo scrivono sui social o dicono nella vita di tutti i giorni. Ciò che conta realmente è sentirsi bene con sé stessi, prendersi cura del proprio benessere e apprezzare anche i propri piccoli difetti, perché sono soprattutto loro che ci rendono unici e irripetibili", ricordando che esiste da 18 anni il  «Dove Progetto Autostima», attivo in 150 paesi, e che ha già raggiunto oltre 82 milioni di giovani. Il progetto si propone di aiutare 250 milioni di bambini e adolescenti a migliorare la propria autostima entro il 2030.

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Subaru Crosstrek Wilderness, debutto al New York Auto Show

Versione con aggiornamenti off-road e tecnologia per l'avventura

Motori Prove e Novità
Chiudi Subaru Crosstrek Wilderness, debutto al New York Auto Show (ANSA) Subaru Crosstrek Wilderness, debutto al New York Auto Show

In concomitanza con il primo media day del New York International Auto Show (Nyias) il prossimo 5 aprile, Subaru rivelerà il terzo membro della famiglia Wilderness, un grande successo negli Stati Uniti che già comprende queste versioni speciali per Forester e Outback . La stessa casa delle Pleiadi annuncia nel suo sito che al Nyias svelerà i dettagli degli "aggiornamenti off-road, potenza da trail e tecnologia pronta per l'avventura".
    A beneficiare del trattamento Wilderness sarà ora il modello Crosstrek che sarà caratterizzato - come mostra una immagine teaser - da elementi colorati sul paraurti che nascondono i ganci di recupero, come nell'Outback Wilderness e da ruote con finitura nera e speciali pneumatici Yokohama Geolander con lettering bianco in rilievo.
    Il sistema di trazione integrale Symmetrical All-Wheel Drive sarà affiancato dal Lineartronic CVT e probabilmente un differenziale posteriore aggiornato. Ci saranno anche una telecamera anteriore a 180 gradi e una piastra paramotore.
    Nessuna informazione per il momento sulle novità in abitacolo che se c'è da attendersi - visti gli altri due membri della famiglia Wilderness - accenti interni in rame anodizzato.
    Crosstrek è dotato di base di un propulsore standard da 2,0 litri ma le versioni Sport e Limited sono dotate nel mercato nordamericano del più potente 2,5 aspirato da 182 Cv ed è dunque probabile che la Crosstrek Wilderness sarà proposta solo in questa versione.
   

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Nissan Ariya: inizia il viaggio Polo Nord-Polo Sud

Il Suv elettrico sfrutterà un sistema di ricarica trainabile

Motori Eco Mobilità
Chiudi Nissan Ariya: inizia il viaggio Polo Nord-Polo Sud (ANSA) Nissan Ariya: inizia il viaggio Polo Nord-Polo Sud

E' scattata oggi la spedizione Pole to Pole, che vedrà la Nissan Ariya e-4ORCE raggiungere il Polo Sud partendo dal Polo Nord.
    L'auto in questione è stata rinforzata nella parte esterna con sospensioni sviluppate per la guida in fuori strada, e mediante passaruota adattati per ospitare pneumatici BF Goodrich da 39''.
    La batteria e la trazione integrale sono quelle di serie, mentre il team potrà utilizzare un prototipo trainabile, che comprende una turbina eolica estensibile e pannelli solari, per effettuare le ricariche. Saranno Chris e Julie Ramsey a condividere il Suv elettrico per 27.000 km, consapevoli del fatto che la Ariya è la prima vettura 100% elettrica ad intraprendere questa avventura.
    Il team ha preso il via dal Polo Nord Magnetico 1823, per un viaggio che durerà 10 mesi attraverso l'intero continente americano, ed arriverà in Antartide nel mese di dicembre.
    L'obiettivo è quello di dimostrare le potenzialità dei veicoli elettrici, per contribuire ad una rapida diffusione degli stessi e contrastare le crisi climatica.
   

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Il 20 e 21 maggio si corre la "Guarcino-Campocatino"

Valida per il Campionato Italiano Velocità Salita Auto storiche

Motori Attualità
Chiudi Il 20 e 21 maggio si corre la Il 20 e 21 maggio si corre la "Guarcino-Campocatino"

Il 20 e 21 maggio torna la la "Guarcino-Campocatino", gara valida per il Campionato Italiano Velocità Salita Auto storiche. Nello specifico, la due giorni motoristica vedrà lo svolgimento di due prove ufficiali nella giornata di sabato 20 maggio, e di due manche di gara domenica 21 maggio. Si tratta di una corsa tornata nel calendario ufficiale della Federazione Automobilistica ACISport nel 2021, 50 anni dopo la sua ultima edizione. Il percorso prevede che le auto possano ripercorrere parte dei tornanti della mitica "10 Miglia", riproponendo uno spettacolo che negli anni 60 affascinò migliaia di spettatori e i più esperti e famosi piloti della specialità. L'edizione del 1966, in particolare, fu una delle più avvincenti quando i 16,950 chilometri di percorso con 160 curve, partenza a quota 600 metri ed arrivo a quasi 2000 metri furono "domati" da Luigi Marignan, al volante di una Simca Abarth 2000.
    Lo scopo è quello di riproporre la sfida tra auto di grande fascino e valore agonistico, lungo i 7 chilometri del tracciato.
    Ma la Guarcino-Campocatino non è solo "storica", visto che il regolamento prevede anche la partecipazione di vetture moderne.

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In Germania si producono 2 mln di auto in meno rispetto al 2012

Handelsblatt, i colossi tedeschi continuano a delocalizzare

Motori Industria
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(ANSA) - BERLINO, 31 MAR - La Germania sta perdendo importanza come luogo di produzione delle automobili. Se negli stabilimenti tedeschi nel 2012 erano state prodotte 5,6 milioni di vetture, nel 2022 la cifra è scesa a 3,6 milioni. I grandi colossi tedeschi come Volkswagen, Bmw, Opel e Mercedes Benz producono infatti sempre più all'estero: da 8,6 milioni di auto nel 2012 a oltre 10 milioni nel 2022. Alle case automobilistiche conviene, visto che "Volkswagen, Bmw e Mercedes hanno raggiunto un profitto record combinato di 49,2 miliardi di euro nello scorso anno". I problemi più grandi colpiscono invece la catena dei fornitori tedeschi degli stabilimenti nazionali.
    L'allarme è stato lanciato da Handelsblatt, che aggiunge che "la nazione automobilistica" tedesca non tornerà mai a cifre produttive come 6 milioni di vetture all'anno, mentre "l'industria è unanime nel dire che bisogna fare molto per rimanere al di sopra della soglia dei quattro milioni".
    L'istituto tedesco Ifo vede già in corso una deindustrializzazione della Germania come sede dell'automotive, mentre secondo Stefan Bratzel, direttore del Center of Automotive Management, si è di fronte a un "dramma".
    Come riporta il quotidiano economico, economisti e rappresentanti dell'industria attribuiscono il calo della produzione in Germania "agli alti salari, alle tasse e ai prezzi dell'energia" nel paese e, quindi, "gli esperti del settore prevedono ulteriori delocalizzazioni". Il boom delle auto elettriche starebbe ulteriormente aggravando la tendenza.
    Secondo le previsioni della società di analisi di mercato "Inovev", la produzione in Germania di auto dovrebbe aumentare nuovamente con una migliore fornitura di chip, ma rimarrà comunque sotto ai 4,2 milioni almeno fino al 2027.
    Anche la Vda - Associazione tedesca dell'industria automobilistica esprime preoccupazione: "le crisi degli ultimi anni hanno messo impietosamente a nudo le debolezze della Germania come sede industriale".
    Intanto, in occasione di una conferenza del sindacato Ig Metall, 220 consigli di fabbrica hanno dichiarato che da parte del settore automotive il "livello di indifferenza e irresponsabilità nei confronti della sede nazionale ha raggiunto una nuova qualità". (ANSA).
   

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Meno alti e robusti, le città fanno meno bene ai giovani

Le differenze con la vita in campagna non sono più marcate come in passato

Scienza & Tecnica Terra & Poli
Chiudi Vivere in città sta diventando meno vantaggioso per la salute di bambini e ragazzi (fonte: PxHere) (ANSA) Vivere in città sta diventando meno vantaggioso per la salute di bambini e ragazzi (fonte: PxHere)

Crescere nelle città dei Paesi ricchi non offre più gli stessi vantaggi di un tempo, chi cresce in campagna è anzi più alto e robusto: a indicarlo è un grande studio internazionale pubblicato sulla rivista Nature e coordinato dall’Imperial College di Londra, al quale l'Italia ha partecipato con molte università, come quelle di Padova, Torino e Ferrara, e centri di ricerca, come Crea e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). 

I risultati indicano che, nel mondo, le differenze tra l’abitare nelle zone urbane o in quelle rurali non sono più marcate come in passato. “Sebbene nell’immaginario collettivo la vita di campagna venga vista come sinonimo di vita salutare, la realtà spesso è ben diversa”, ha detto all’ANSA Alfonso Siani, dell’Istituto di Scienze dell'Alimentazione del Cnr.

Fino a non molto tempo fa gli indicatori base del benessere fisico, come i dati sull’altezza media oppure l’indicatore di massa corporea (Imc), considerati ottimi riferimenti per valutare la qualità dell’alimentazione e la propensione a sviluppare malattie, indicavano  che le popolazioni residenti nelle città crescevano meglio di quelle che vivono in zone rurali, dove sono più diffuse condizioni di povertà o minore attenzione alla corretta alimentazione. Adesso, però, si osserva un cambiamento importante e lo indicano le recenti analisi della popolazione relative a ben 194 Paesi e 71 milioni di ragazze e ragazzi tra 5 e 19 anni 

Secondo i 1.500 ricercatori che hanno raccolto i dati, fra i quali  molti italiani, fino al 1990 le differenze tra i bambini e gli adolescenti che risiedevano nelle città e nelle campagne erano molto nette. “Negli anni ’90 nei Paesi più ricchi, tra cui l’Italia, le differenze tra il crescere in città o in campagna non erano molto nette – ha aggiunto Siani – ma erano marcate nei molti Paesi poveri, come quelli di gran parte dell’Africa subsahariana del Pacifico, dell'Asia meridionale e del Medio Oriente. Ma scattando un’analoga fotografia della situazione a 30 anni di differenza, nel 2020, emerge che queste differenze sono diminuite”. Si tratta di dati molto complessi da analizzare e che si prestano a molte letture, sia di carattere generale che locale: “Possiamo dire che nei Paesi più poveri le campagne non hanno più gli stessi svantaggi di un tempo oppure che le città non offrono più in vantaggi di un tempo”, ha aggiunto Siani.

Analizzando casi più specifici, si osserva però che queste differenze rimangono ancora molto marcate soprattutto nell’Africa subsahariana, dove il divario tra la vita urbana e rurale è addirittura aumentato: in alcuni Paesi si assiste a una differenza di altezza di ben 5 centimetri tra i bambini di 11 anni cresciuti in città o in campagna. Comprendere queste dinamiche. osservano i ricercatori nello studio, potrebbe aiutare a guidare gli sforzi per migliorare la salute in queste fasce di età importanti, dato ancor più rilevante considerando l’attuale aumento della povertà in molti Paesi del mondo e del costo del cibo dovuti in parte alla pandemia di Covid-19 e la guerra in Ucraina

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Così l'Intelligenza Artificiale aiuta l'astronomia

Rende le immagini più nitide, eliminando i disturbi dell’atmosfera terrestre

Scienza & Tecnica Spazio & Astronomia
Chiudi Una delle immagini utilizzata per addestrare lo strumento basato sull'Intelligenza Artificiale (fonte: Emma Alexander/Northwestern University) (ANSA) Una delle immagini utilizzata per addestrare lo strumento basato sull'Intelligenza Artificiale (fonte: Emma Alexander/Northwestern University)

L’Intelligenza Artificiale (AI) è pronta a scendere in campo al fianco degli astronomi, per ‘pulire’ le immagini dell’universo ottenute dai telescopi a terra: grazie ad un algoritmo già utilizzato per le foto e adattato da ricercatori guidati dall’americana Northwestern University e dalla cinese Tsinghua University, l’AI è in grado di eliminare i disturbi provocati dall’atmosfera terrestre, rendendo le foto molto più nitide e aiutando quindi i ricercatori ad ottenere dati più accurati. Il nuovo strumento, pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, è stato messo liberamente a disposizione della comunità scientifica.

Quando la luce di stelle, pianeti e galassie lontane arriva alla nostra atmosfera, viene distorta dai movimenti turbolenti dell’aria: è per questo che i migliori telescopi situati a terra si trovano tutti ad alta quota, dove l'atmosfera è più rarefatta. Questa interferenza diventa un problema quando si tratta di estrarre dati dalle foto: ad esempio, gli effetti gravitazionali vengono rilevati studiando la forma delle galassie, ma immagini distorte possono portare a calcoli errati.  Per superare questo ostacolo, i ricercatori guidati da Emma Alexander della Northwestern University e da Tianao Li della Tsinghua University hanno combinato un noto algoritmo per migliorare le foto con una rete basata sull’Intelligenza Artificiale e addestrata con immagini astronomiche.

Il nuovo strumento ha registrato errori inferiori del 38,6% rispetto ai metodi classici di pulizia delle immagini e del 7,4% rispetto ai metodi più avanzati. L’algoritmo, inoltre, è stato addestrato anche con immagini che simulano quelle che verranno ottenute dall’Osservatorio Vera Rubin (Vro) in costruzione in Cile, che dovrebbe entrare in funzione nel 2024: ciò significa che, quando il nuovo telescopio comincerà ad osservare il cielo, lo strumento basato sull’AI sarà pronto ad aiutare gli astronomi ad analizzare i dati tanto attesi.

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Ecco il divieto di fumo sulla spiaggia di Riccione

Nuova ordinanza balneare, accolti tutti gli animali domestici

ViaggiArt Evasioni
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RICCIONE - Divieto di fumo sulla battigia.
    Su richiesta di tutti gli operatori di spiaggia, convocati questa mattina dalla sindaca Daniela Angelini, l'amministrazione comunale di Riccione ha deciso di vietare il fumo in riva al mare a partire già dalla giornata di domani. È una delle novità più rilevanti dell'ordinanza balneare del Comune che entra in vigore già a partire dall'1 aprile, fino al 29 settembre.
    Altra novità: nel documento non si parla più soltanto di cani, ma saranno accolti tutti gli "animali domestici", per i quali viene disciplinato il soggiorno sulla spiaggia, "fermo restando il rispetto dei requisiti stabiliti dall'Ausl". Le aree attrezzate per loro dovranno essere massimo 15 per stabilimento.
    Il bagno con il cane è consentito solo nelle spiagge libere dalle 6 alle 7,30 e dalle 19 fino al tramonto.
    L'amministrazione ha poi concordato la data dell'11 settembre per potere iniziare a lavare lettini e ombrelloni e chiudere gli stabilimenti.
    Sono stati soprattutto gli operatori balneari - fa sapere il Comune - a chiedere che l'ordinanza entri in vigore già da domani, e non l'8 aprile (il sabato prima di Pasqua), proprio per avere la possibilità di accogliere visitatori in spiaggia, qualora le condizioni climatiche lo consentano.
    Rimandata a luglio la decisione sull'eventuale allungamento di una settimana, come già accaduto l'anno scorso, dell'attività dei bagnini di salvataggio al 17 settembre. (ANSA).
   

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A Napoli la "pausa caffè" del gabbiano di Sabine

Il raro volatile, monco di una zampa, è partito forse dal Sud Africa ed è diretto in Alaska

Ambiente & Energia Animali
Chiudi Il Gabbiano di Sabine a Napoli (foto di Maurizio Ruggieri per gentile concessione ad Ansa.it) (ANSA) Il Gabbiano di Sabine a Napoli (foto di Maurizio Ruggieri per gentile concessione ad Ansa.it)

Avvistato e fotografato nel tardo pomeriggio di giovedì 30 marzo a Napoli (e per la prima volta in Campania) un esemplare di Gabbiano Sabine, il nome scientifico di un raro uccello che si riproduce in Alaska, Canada e Groenlandia e trascorre l’inverno in Sud Africa.

Il volatile ha una sola zampa probabilmente amputata da una lenza. Le foto del suo avvistamento durante la sua "pausa caffè" a Napoli sono del fotografo naturalista Maurizio Ruggiero e sono state scattate mentre l'uccello sorvolava e si posava nel popoloso quartiere di San Giovanni a Teduccio. A Ruggiero è stato subito chiaro che non si trattava delle solite specie e ha inviato un video all’ornitologo della stazione zoologica “Anton Dohrn” e presidente dell’associazione Ardea Rosario Balestrieri che è rimasto entusiasta.

"L’individuo osservato - spiega una nota che informa dell'evento - non sembra avere difficoltà nel volo e non appare debilitato dalla menomazione per il lungo viaggio. Anzi, gli scatti documentano numerosi suoi voli a fior d’acqua". Questa specie nidifica nell’estremo nord del mondo e passa l’inverno sulle coste Pacifiche del Sudamerica fra Colombia ed Equador e quelle Atlantiche africane meridionali fra Angola e Sud Africa. L'esemplare che si è spinto così lontano dalle abituali rotte della sua specie, probabilmente lascerà i territori all’ombra del Vesuvio a breve per raggiungere quelli di nidificazione a 4.500 km di distanza verso Nord. "Sicuramente  - spiega lo stesso Balestrieri - le specie accidentali solo molto affascinanti da osservare e per il viaggio che raccontano con la loro presenza in luoghi in cui non dovrebbero essere. Invito tutti ad osservare con più attenzione la biodiversità che ci circonda, anche in ambiente urbano sono decine le specie insospettabili".

Gli spostamenti del Gabbiano di Sabine
Fonte: BirdLife international 2023 Species factsheet Xema sabini
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Previsto un nuovo record di longevità per il 2060

Il limite massimo di durata della vita umana non è stato ancora raggiunto

Scienza & Tecnica Biotech
Chiudi Se esiste un limite massimo alla durata della vita umana, non è stato ancora raggiunto: per il 2060 si prevede la conquista di un nuovo record di longevità (fonte: Pixabay) (ANSA) Se esiste un limite massimo alla durata della vita umana, non è stato ancora raggiunto: per il 2060 si prevede la conquista di un nuovo record di longevità (fonte: Pixabay)

Se esiste un limite massimo alla durata della vita umana, non è stato ancora raggiunto, anzi: per il 2060, quando gli adulti di oggi arriveranno ad un’età avanzata, si prevede la conquista di un nuovo record di longevità, attualmente detenuto dalla francese Jeanne Calment, deceduta nel 1997 all’età di 122 anni. Lo indica lo studio condotto in 19 Paesi industrializzati, compresa l’Italia, e pubblicato sulla rivista Plos One.

Nata dalla collaborazione fra il gruppo di David McCarthy, dell’Università della Georgia, e quello di Po-Lin Wang, dell'Università della Florida Meridionale, la ricerca mette in evidenza anche le profonde conseguenze sociali, economiche e individuali che avrebbe un evento di questo tipo. Gli studiaosi hanno utilizzato i dati sulla mortalità contenuti nello Human Mortality Database (Hmd), la principale fonte al mondo di dati scientifici sulla mortalità nei Paesi sviluppati, avvalendosi poi della statistica per analizzare la durata della vita dei nati nello stesso anno.

I risultati mostrano che l’età minima alla quale viene raggiunto il tetto della mortalità umana è aumentato in particolare in due momenti recenti della storia: il primo episodio riguarda i nati nella seconda metà dell’Ottocento (che hanno raggiunto i 100 anni intorno al 1980), per i quali la durata della vita si è estesa di circa 5 anni. Il secondo e più significativo episodio, invece, coinvolge quelli nati tra 1910 e 1950, che attualmente hanno tra i 70 e 110 anni: per loro, l’aspettativa di vita è aumentata di circa 10 anni.

La presenza di questi due eventi suggerisce che la durata massima della vita umana non è fissa, e che un nuovo avanzamento potrà essere raggiunto entro il 2060. Gli autori dello studio, però, sottolineano che i record di longevità attuali potranno essere battuti “soltanto se le scelte politiche continueranno a sostenere la salute e il benessere degli anziani e se la situazione politica, economica e ambientale rimarrà stabile”, fattori tutt’altro che certi. 

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Scoperta nel cervello area chiave per consolidare i ricordi

Il 'talamo', cruciale per la memoria a lungo termine, studio

Salute & Benessere Medicina
Chiudi Scoperta nel cervello area chiave per consolidare i ricordi (ANSA) Scoperta nel cervello area chiave per consolidare i ricordi

Scoperto come si fissa nella testa un ricordo, passando da memoria transitoria a una a lungo termine: questo passaggio delicato dipende da una struttura nervosa chiamata talamo - una struttura al centro del cervello che trasmette le informazioni provenienti dall'esterno. Resa nota sulla rivista Cell, è la scoperta di Priya Rajasethupathy della Rockefeller University di New York.

Rajasethupathy ha studiato l'attività cerebrale di decine di topi che navigavano in un labirinto. Quando il talamo dei topi è stato stimolato durante la fase di apprendimento del percorso giusto nel labirinto, gli animali sono stati in grado di ricordare tale percorso anche diverse settimane dopo. Senza questa stimolazione, gli animali non sono in grado di ricordare la via giusta dopo così tanto tempo.

La formazione dei ricordi è un processo complicatissimo che coinvolge in primis l'ippocampo dove i ricordi si formano e la corteccia, dove vengono immagazzinati a lungo termine. Mancava di capire in che modo avvenisse questo passaggio di staffetta tra ippocampo e corteccia.

    Per osservare la formazione dei ricordi in tempo reale, i ricercatori hanno utilizzato una nuova tecnologia di imaging che ha permesso di vedere contemporaneamente l'attività elettrica dei singoli neuroni nell'ippocampo, nel talamo e nella corteccia. Hanno combinato l'imaging cerebrale con il gioco del labirinto. Al termine dell'addestramento nel labirinto, i topi presentavano una maggiore attività nel talamo, suggerendo ai ricercatori che la regione potrebbe svolgere un ruolo importante nella memoria.

    Quindi i ricercatori hanno verificato il ruolo del talamo nella formazione dei ricordi duraturi stimolandone o inibendone l'attivazione. Ebbene, è emerso che dopo tre settimane, i topi che hanno ricevuto una stimolazione del talamo sono stati in grado di ricordare la via d'uscita dal labirinto. I topi a cui era stata inibita l'attivazione del talamo, invece, non erano capaci di formare ricordi a lungo termine sui percorsi del labirinto. "Questa è stata un'indicazione molto chiara del fatto che serve davvero il talamo per consolidare i ricordi a lungo termine", conclude Rajasethupathy. Bisognerà naturalmente confermare la scoperta sull'uomo. 

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Domenica a Parigi il referendum sui monopattini elettrici

Motori Attualità
Chiudi PARIGI AL REFERENDUM SUI MONOPATTINI ELETTRICI (ANSA) PARIGI AL REFERENDUM SUI MONOPATTINI ELETTRICI

(ANSA) - PARIGI, 31 MAR - Favorevole o contrario ai monopattini in libero servizio?: cittadine e cittadini di Parigi sono chiamati ad esprimersi sul possibile divieto dei monopattini elettrici a noleggio, nel quadro di un referendum indetto per domenica prossima dalla sindaca, Anne Hidalgo. Sugli 1,3 milioni di elettori della capitale francese, il tasso di partecipazione resta l'incognita di questo scrutinio, che al momento non sembra suscitare grande entusiasmo.
    "Poco importa il numero di votanti", dice la Hidalgo, intervistata dalla France Presse a due giorni dalla consultazione popolare. "Gli strumenti della democrazia partecipativa migliorano utilizzandoli", ha aggiunto la sindaca nonché candidata socialista sconfitta nelle elezioni presidenziali del 2022. Intervistata dal quotidiano le Parisien il 15 febbraio, Hidalgo si era detta piuttosto favorevole a un divieto "ma rispetterò il voto dei parigini".
    Nella capitale di Francia gemellata con Roma gli incidenti legati all'uso del monopattino elettrico sono aumentati esponenzialmente negli ultimi anni. Tra le vittime, il 14 giugno 2021, anche Miriam, una 31enne toscana che lavorava come cameriera in un ristorante italiano, travolta ed uccisa da due ragazze in monopattino che non si fermarono per soccorrerla. Da parte sua, il governo francese si mostrato contrario ad un divieto volendo piuttosto favorire una migliore regolamentazione. Nei giorni scorsi, il ministro dei Trasporti Clément Beaune, ha presentato un piano nazionale che ambisce ad una "pacificazione dello spazio pubblico", con regole più rigide. "Se ben organizzati, ben regolati, i monopattini elettrici possono essere una chance", ha detto Beaune, promotore di un decreto che porterà da 12 a 14 anni l'età minima per poterli guidare. (ANSA).
   

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Covid: Min.Salute, in 7 giorni -1,7% casi e -14,8% vittime

Il bollettino settimanale, lieve discesa del tasso di positività

Salute & Benessere Sanità
Chiudi Covid: Ministero della Salute, in 7 giorni -1,7% casi e -14,8% vittime (ANSA) Covid: Ministero della Salute, in 7 giorni -1,7% casi e -14,8% vittime

Nella settimana 24-30 marzo 2023, secondo il bollettino settimanale del ministero della Salute, si sono registrati 21.883 nuovi casi positivi al test del Covid in Italia con una variazione di -1,7% rispetto alla settimana precedente (22.256).
  

  I deceduti sono stati 156 con una variazione di -14,8% rispetto alla settimana precedente (183) e i tamponi 442.819 in aumento dello 0,2% rispetto alla settimana precedente (442.154).

    Il tasso di positività e' stato del 4,9% con una variazione di -0,1% rispetto alla settimana precedente (5,0%). 
   

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Il menù di Papa Francesco, i suoi piatti argentini del cuore

Il ristoratore argentino, la sopa de municiones per la sua convalescenza

Lifestyle Food
Chiudi Crepes di Dulce de Leche foto iStock. (ANSA) Crepes di Dulce de Leche foto iStock.

In Argentina c'è un comfort food, la sopa de carne, che viene tradizionalmente somministrato per ritemprare i convalescenti, e ora a Roma i ristoratori del El Porteño Gourmet vorrebbero tanto servirlo, o farlo recapitare, a Papa Francesco, ricoverato al Gemelli per una bronchite,  per augurare una rapida guarigione, col gusto dei sapori d'infanzia.



"Un menu corroborante e di gusto autenticamente argentino per questi giorni di convalescenza - ha detto Victor, direttore dell'insegna di via dell'Umiltà, di recente apertura a pochi passi da Fontana di Trevi e nella ex sede di Forza Italia - potrebbe essere la sopa de municiones, un brodo caldo di carne con una pastina di formato simile ai pallini di una carabina. Ma siamo certi che la tempra del Pontefice lo porterà presto a gustare di nuovo l'asado de tira, una tipica preparazione delle costine di vitello cotte in verticale sulla parilla a bassissima temperatura, con l'insalata russa e il puré di patate o di zucca, come si usa fare secondo tradizione il giorno 29 di ogni mese, e a seguire un dessert: il flan casero, una sorta di creme caramel, o le crepes di dulce de leche".
    "Ogni settimana - ha raccontato - arriva un messo del Vaticano per portare al Papa uno dei piatti del cuore, asado de tira e flan casero in particolare. Nel paniere per l'Oltretevere inoltre non manca mai il Legui, un aromatico liquore a base di erbe spontanee e a bassa gradazione alcolica la cui etichetta celebra una leggenda dello sport argentino, il fantino Ireneo Leguisamo. E non vediamo l'ora di tornare a preparare il menu del papa".
    Tutti i locali della della holding Dorrego Company, i cui titolari sono i fratelli argentini Alejandro e Sebastian Bernardez insieme a Fabio Acampora, oltre a vantare maestri asadores nella cucina a vista davanti al tavolo sociale, offrono occasioni di incontro con le diverse espressioni della cultura di Buenos Aires e delle civiltà del Norte attraverso esposizioni di modernariato, artigianato e design e promuovendo incontri sul tango e sullo sport, due passioni anche per Papa Francesco. E ad apprezzare le proposte di cucina argentina di El Porteño anche numerosi calciatori, qui presenti in cene di club, nonché l'allenatore della Roma José Mourinho.
   

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Un buco nero da record, 30 miliardi volte il Sole VIDEO

Scoperto co n una lente cosmica

Scienza & Tecnica Spazio & Astronomia
Chiudi Rappresentazione artistica di un buco nero (fonte: ESA/Hubble, Digitized Sky Survey, Nick Risinger (skysurvey.org), N. Bartmann) (ANSA) Rappresentazione artistica di un buco nero (fonte: ESA/Hubble, Digitized Sky Survey, Nick Risinger (skysurvey.org), N. Bartmann)

 Scoperto un buco nero colossale: ha una massa di 32,7 miliardi di volte quella del nostro Sole e si trova a 2,7 miliardi di anni luce dalla Terra. La scoperta si deve alla ricerca coordinata da James Nightingale, dell'Università di Durham nel Regno Unito, e si basa sui dati rilevati dal telescopio spaziale Hubble. Pubblicata su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, la ricerca è stata possibile sfruttando una lente gravitazionale, ossia un fenomeno di distorsione della luce dovuto alla presenza di grandi masse previsto dalle relatività.

 Il buco nero, con una massa di oltre 30 miliardi di stelle come il Sole concentrata in uno spazio relativamente piccolissimo, si trova al centro di Abell 1201, una galassia distante  2,7 miliardi di anni luce che si trova al centro di un grande ammasso composto da migliaia di altre galassie. "Sicuramente è uno dei buchi neri più grandi mai identificati e questo basta a renderlo interessante, ma a rendere il lavoro ancor più importante è il metodo con cui è stato identificato, ossia l'uso di una lente gravitazionale", ha commentato Crescenzo Tortora, dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte dell'Istituto Italiano di Astrofisica (Inaf) . Si tratta di un fenomeno di distorsione della luce, già previsto dalla relatività di Einstein, che si sta iniziando a utilizzare in modo concreto solo in questi ultimi anni e permette di aprire nuove possibilità per l'astronomia. In questo caso ha permesso di 'pesare' il buco nero al centro di Abell 1201 e misurarne con precisione la sua incredibile massa.
 
  

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Le cronache di Nanaria, la dislessia raccontata ai ragazzi

Serie tv sul tema da 3/4 su Rai Gulp e in anteprima su Rai Play

Lifestyle Teen
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Ancora oggi la dislessia (disturbo specifico di apprendimento che si manifesta con una minore correttezza e rapidità nella lettura rispetto a quanto atteso per età anagrafica e istruzione ricevuta) pur riguardando quasi un alunno per classe in Italia e circa 3 milioni di persone, resta poco conosciuta sia dai genitori che dai ragazzi. Per questo spesso viene diagnosticata tardi, con il rischio di crisi di autostima e episodi di bullismo. E' uno dei motivi alla base delle creazione di "Le Cronache di Nanaria", prima serie tv rivolta ai giovanissimi che esplora l'universo della dislessia, prodotta da Rai Kids e Aurora tv, andrà in onda dal 3 aprile tutti i giorni alle ore 14.10 e 19.10 su Rai Gulp e, in anteprima su RaiPlay dal 31 marzo. Nel racconto Nanaria è Arianna (Valentina Filippeschi), undicenne brillante e sognatrice, che alle elementari ha avuto problemi di rendimento, accompagnati dalle prese in giro di alcune compagne di classe. Attraverso un video diario la bambina racconta il suo tragicomico ingresso alle medie con le disavventure scolastiche dovute anche al suo disturbo ma soprattutto la scoperta del corso di teatro, attività che sembrerebbe la meno indicata per lei. E' così che Arianna incontra Nora (Francesca Carrain), un'insegnante attenta e pronta all'ascolto, e alcuni compagni con cui trova la forza per superare ogni difficoltà. La bambina scopre che il problema che aveva incontrato nella scuola primaria ha un nome, dislessia: inizia così a conoscerlo e comprenderlo. Anche grazie alle improvvisazioni ed esercizi di immedesimazione, Arianna impara a esprimere tutto il suo potenziale di creatività e ad accettarsi sempre di più. La serie composta da 15 episodi di 25 minuti, è diretta da Matteo Gentiloni (Mollami) e ha nel cast, fra gli altri, anche Giulietta Rebeggiani, Martina Galluccio, Azzurra Dottori, Nicolò Medori, Niccolò Miscusi, Luca Charles Brucini, Chiara Tomarelli e Riccardo Marzi Le cronache di Nanaria, che ha il patrocinio di Ais (Associazione Italiana Dislessia), "non solo vuole informare e sensibilizzare su questa tematica con un linguaggio corretto e vicino ai ragazzi, ma anche superare lo stigma legato a questo disturbo dell'apprendimento - spiegano i realizzatori - mettendo in scena con leggerezza ed ironia temi universali durante la crescita, come la scoperta e l'accettazione di sé e dell'altro, l'importanza della solidarietà e dell'amicizia, l'esplorazione delle proprie capacità e la scoperta dei propri talenti".

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Influenza:Iss,stagione più intensa da 2000, esito post-Covid

Bella, "picco precoce e discesa lenta, ad oggi 12 mln casi"

Salute & Benessere Sanità
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(ANSA) - ROMA, 31 MAR - "La stagione influenzale non è ancora finita, ma già possiamo dire che quest'anno sia il picco, sia il numero complessivo dei casi è il più alto da quando esiste la rete di sorveglianza InfluNet, istituita nel 2000". Lo dice all'ANSA Antonino Bella, responsabile scientifico del sistema di Sorveglianza Integrata dell'influenza (InfluNet) dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss).
    La stagione è stata peculiare sotto diversi punti di vista.
    "A differenza degli altri anni, in cui il numero massimo di casi si raggiunge di solito a fine gennaio, il picco quest'anno è stato precoce, prima di Natale, tra la 49esima e la 50esima settimana dell'anno. Inoltre ha raggiunto tassi molto elevati - aggiunge Bella - Questa caratteristica per certi aspetti rende simile la stagione attuale a quella del 2009-2010, l'anno della pandemia da 'suina', quando si registrò un picco molto intenso intorno a novembre".
    Altra caratteristica di questa stagione influenzale è stato il numero altissimo di casi complessivi: ad oggi oltre 12 milioni. A contribuire a questo fenomeno una discesa molto lenta della curva. "Lo stiamo osservando tutt'ora - osserva Bella - Rispetto ad altre stagioni in cui, dopo il picco, si verifica in genere un repentino calo dei casi, quest'anno la curva sta scendendo molto lentamente, con dei veri e propri periodi di stasi".
    Il fenomeno, secondo l'esperto, potrebbe essere legato alla particolare situazione che si è creata con la pandemia. "Per due anni non c'è stata circolazione dei virus influenzali: una larga fetta della popolazione era perciò suscettibile all'infezione.
    C'era inoltre una parte della popolazione - i bambini molto piccoli - che non aveva mai conosciuto questi virus: sicuramente anche loro hanno contribuito in maniera determinante alla diffusione dei contagi", conclude Bella. (ANSA).
   

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Studio, sale fa male anche quando non fa alzare la pressione

Favorisce formazioni di placche nelle coronarie e nelle carotidi

Salute & Benessere Medicina
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(ANSA) - ROMA, 31 MAR - Il consumo eccessivo di sale è collegato alla formazione di placche aterosclerotiche nelle carotidi, le arterie che attraversano il collo, e nei vasi che irrorano il cuore: le coronarie. Ciò avviene anche se i livelli di pressione arteriosa sono nella norma. È il risultato di uno studio coordinato dal Karolinska Institutet di Stoccolma e pubblicato su European Heart Journal - Open.
    La ricerca ha preso in considerazione i dati di oltre 10 mila svedesi tra i 50 e i 64 anni coinvolti in un grande progetto di ricerca sulla salute cardiovascolare (Swedish CArdioPulmonary bioImage Study - SCAPIS). Il team ha rilevato che all'aumento del consumo di sale corrisponde un incremento di rischio di aterosclerosi, sia nelle arterie del collo sia in quelle de cuore. In particolare, per ogni grammo in più di sodio escreto nelle urine, si registrava fino al 17% di aumento dell'aggravamento del rischio connesso alla presenza di placche nelle arterie.
    "I risultati mostrano che più sale mangiano le persone, maggiore è il carico di placche aterosclerotiche nelle arterie del cuore e del collo", ha affermato in una nota il primo firmatario dello studio, Jonas Wuopio. "È interessante notare che i risultati sono stati confermati anche quando abbiamo ristretto le nostre analisi ai partecipanti con pressione sanguigna normale (inferiore a 140/90 mmHg) o a quelli senza malattie cardiovascolari note. Ciò significa che non sono solo i pazienti con ipertensione o malattie cardiache che hanno bisogno di controllare l'assunzione di sale", ha concluso Wuopio.
    (ANSA).
   

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Maserati, a Venaria Reale il concessionario del futuro

Sartoria e officina nel nuovo showroom, il secondo dopo Milano

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(ANSA) - TORINO, 31 MAR - Maserati ha inaugurato a Venaria Reale, Torino, il nuovo concept retail store, dove la sartoria incontra l'officina, permettendo ai clienti di creare la loro vetture di lusso. E' il secondo dopo quello di Milano ed è stato creato con lo studio newyorkese di design Eight Inc, noto per aver ideato gli Apple Store. Nel corso del 2023 apriranno anche a Verona, Udine, Como, Bolzano e Treviso.
    Nello store sono esposte la Maserati GranTurismo Trofeo, vettura che segna il ritorno di un'icona Maserati nata 75 anni, la MC20 Cielo, la Maserati GranTurismo, la Maserati Levante Futura, la Maserati Grecale 'Mission from Mars'. Le auto sono illuminate come sculture dinamiche in una galleria d'arte in penombra. All'esterno, l'attenzione dei visitatori è catturata da una spettacolare installazione in vetrina, nella quale una sola vettura risalta su uno scenografico sfondo Led wall.
    All'interno un'ampia "isola" funge da bancone per l'accoglienza e la configurazione dei modelli.
    "Maserati è un brand dedicato all'eccellenza, con un approccio incentrato sul cliente. La nostra responsabilità è rispettare il marchio e incarnare a pieno i suoi valori di passione, innovazione e design, rimanendo fedeli al vero spirito del lusso italiano. Il nostro desiderio è permettere ai clienti di esprimere la loro creatività e passione" ha detto Luca Delfino, responsabile Emea di Maserati, presente all'inaugurazione con Elisa Weltert, generale manager di Maserati del Sud Europa. "L'impatto che il cliente ha entrando in concessionaria è il nostro biglietto da visita. Per questo motivo Forza apre le porte al futuro, abbracciando il nuovo concept Maserati; la nuova filosofia verrà presto estesa anche alle altre sedi, iniziando con l'apertura del nuovo showroom a Verona" spiega Alberto Di Tanno, presidente e amministratore delegato del Gruppo Intergea. (ANSA).
   

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Studenti, docente ha strappato cartello su carriere alias

Al liceo Cavour di Roma. La preside, iniziativa non autorizzata

Legalità & Scuola Educare alla parità
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(ANSA) - ROMA, 31 MAR - Questa mattina al Liceo Cavour di Roma, ragazzi e ragazze della Rete degli Studenti Medi Lazio hanno deciso di parlare del Trans day of visibility, che cade proprio oggi, 31 marzo, mostrando cartelli che chiedevano carriere alias e scuole inclusive.
    "Una docente di religione, ha però deciso - raccontano - di togliere di mano a uno studente un cartello e strapparlo in più pezzi. La dirigente scolastica, venuta a conoscenza del fatto, è intervenuta riprendendo lo studente perché l'azione non sarebbe stata autorizzata, invece di difenderli e difendere la loro libertà di espressione. Questa è l'ennesima dimostrazione che nelle scuole su discriminazioni e violenza transfobica ci sia ancora molto da fare. Non è infatti il primo episodio di transfobia al Liceo Cavour, dove nei mesi scorsi un docente si era rifiutato di accettare la carriera alias di un alunno e dove l'anno scorso era stata negata ad un altro".
    "Siamo stanchi di vivere ogni giorno nelle nostre scuole un ambiente escludente e discriminatorio - spiega Valeria Cigliana della Rete degli Studenti di Roma Centro - Vogliamo che vengano presi seri provvedimenti e che ogni soggettività venga rispettata. Per questo abbiamo bisogno di sensibilizzazione, corsi per docenti e soprattutto, l'approvazione della Carriera Alias in ogni scuola. Per questo Sabato 1 Aprile saremo in piazza dell'Esquilino alle 14.00".    Ma la dirigente scolastica Claudia Sabatano, fornisce una versione diversa di quanto avvenuto:  

 
 "Stamattina si svolgevano a scuola le prove di evacuazione dall'Istituto con 1000 studenti coinvolti, per la prima volta in presenza dopo la pandemia: in questa situazione sei ragazzi, mentre eravamo tutti in cortile in un momento delicato, senza chiedere niente a nessuno, hanno cominciato a fare un flash mob mettendo in mano ai docenti dei cartelli con la scritta "Carriere alias in ogni scuola". Alcuni docenti l'hanno presa bene ma c'è stato e chi, come l'insegnante i religione, non ha gradito questa iniziativa. Gli studenti l'anno ripresa con i cellulari ed io sono immediatamente intervenuta".
La carriera alias viene già applicata dalla scuola e c'è un aumento di studenti in transizione di genere.
"Qualunque azione deve passare innanzitutto per il rispetto delle regole -ha spiegato ai ragazzi la dirigente scolastica - avete fatto due cose sbagliate: una campagna non autorizzata e avete ripreso una docente". "Non voglio interrompere il dialogo con gli studenti, non ho preso provvedimenti. Ma queste iniziative vanno fatte dopo le ore di lezione che oggi terminano alle ore 13. I ragazzi hanno tante buone intenzioni e non sanno metterle in un sistema; hanno regole vanno rispettate, questo è anche il senso dello stare in una comunità", conclude la preside.


   

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Tumori, il 70% degli studi analizza la qualità di vita ma i dati sono poco pubblicati

Per gli oncologi Usa e Ue è tra i parametri per la valutazione del valore dei farmaci

Salute & Benessere Sanità
Chiudi La radioterapia radicale per eradicare i tumori. Una survey la fotografa in Italia  (ANSA) La radioterapia radicale per eradicare i tumori. Una survey la fotografa in Italia

Quasi il 70% degli studi clinici sui tumori include la qualità di vita dei pazienti tra gli endpoint, cioè tra gli obiettivi da analizzare. Un dato che è progressivamente aumentato negli anni: infatti nel quinquennio 2012-2016 era pari al 52,9% per raggiungere il 67,8% nel periodo 2017-2021. I risultati relativi alla qualità di vita, pur compresi fra gli endpoint, vengono però pubblicati solo nel 52,1% dei casi in cui sono stati raccolti. E questa percentuale è addirittura calata rispetto al 2012-2016 (62,3%). I dati emergono da uno studio recentemente pubblicato sulla rivista scientifica BMJ Oncology. La Società americana di oncologia clinica (Asco) e quella europea (Esmo) hanno inserito la qualità di vita tra i parametri da utilizzare per la valutazione del valore di un farmaco anticancro. La mancata pubblicazione rischia tuttavia di privare di informazioni molto importanti per valutare l'impatto della malattia e del trattamento sui pazienti. Il tema della qualità di vita (inclusa l'importanza della pubblicazione tempestiva dei risultati) è uno dei tanti argomenti affrontati nel 'Clinical Research Course', organizzato oggi e domani a Roma dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e dall'American Society of Clinical Oncology (Asco) per formare i clinici sul disegno e l'interpretazione di uno studio clinico. È la prima volta che si svolge in Italia un corso in collaborazione con Asco.   

Sta migliorando la percentuale di studi in oncologia che includono la qualità di vita fra gli endpoint, ovvero tra gli obiettivi, afferma il presidente Aiom Saverio Cinieri, "ma dobbiamo impegnarci di più perché, soprattutto in alcuni stadi di malattia e nella ricerca accademica, la presenza di questo dato è ancora insufficiente". L'analisi pubblicata su BMJ Oncology è un lavoro firmato da ricercatori del nostro Paese e ha confrontato 388 sperimentazioni del periodo 2017-2021 con 446 del precedente quinquennio 2012-2016. L'agenzia regolatoria americana e quella europea, spiega Massimo Di Maio, segretario Aiom, "hanno prodotto vari documenti dove esplicita la necessità di produrre dati di 'patient-reported outcomes', ovvero l'insieme dei sintomi che misurano la qualità di vita dei pazienti durante un trattamento riportati dai pazienti stessi, a sostegno di un trattamento quando si voglia sviluppare un farmaco a scopo registrativo. Le aziende farmaceutiche hanno prontamente recepito l'invito degli enti regolatori a includere la qualità di vita tra gli endpoint, mentre la ricerca accademica e indipendente deve ancora dimostrare maggiore attenzione a questo aspetto". Non solo. "Nella nostra analisi emerge che, in quasi la metà degli studi, il risultato della valutazione della qualità di vita, nonostante sia stato raccolto conclude Di Maio - non compare nella pubblicazione principale".

 

Oncologi, importante promuovere gli studi di 'vita reale'. Per focalizzarsi su categorie speciali sottorappresentate nei trial

È importante promuovere l'attenzione alla qualità metodologica degli studi real world, cioè di 'vita reale', in cui vengono inclusi pazienti non selezionati, spesso anziani e con comorbidità, a differenza di quanto avviene nei trial registrativi. A richiamare l'attenzione su questo aspetto sono gli oncologi in occasione del 'Clinical Research Course', organizzato a Roma dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e dall'American Society of Clinical Oncology (Asco) per formare i clinici sul disegno e l'interpretazione di uno studio clinico. È la prima volta che si svolge in Italia un corso in collaborazione con Asco. La 'real world evidence', ovvero l'evidenza dal mondo reale, spiega Giuseppe Curigliano, membro del direttivo nazionale Aiom, "offre diverse opportunità, ad esempio permette di descrivere i risultati di un farmaco in una popolazione eterogenea nella pratica clinica quotidiana, integrando i risultati degli studi clinici condotti prima dell'autorizzazione all'impiego nella pratica clinica. Inoltre, i dati di 'vita reale' consentono di focalizzarsi su popolazioni speciali, spesso sottorappresentate negli studi registrativi, e di produrre evidenze in stadi di malattia per i quali non esistono trial randomizzati e controllati".

"Esiste ancora un gap fra studi registrativi e 'real world', cioè tra sperimentazione e pratica clinica quotidiana, che può essere risolto creando una piattaforma che permetta di studiare non il singolo farmaco ma i percorsi terapeutici - afferma Francesco Perrone, Presidente eletto Aiom -. I risultati degli studi clinici randomizzati, condotti a fini registrativi, sono paragonabili a istantanee che mettono a fuoco il singolo farmaco. Ma il paziente affronta un percorso di cura dove, di fronte alla mancata efficacia di una terapia, deve seguire un'alternativa. Ecco perché servono studi di sequenza terapeutica, di confronto testa a testa e adattativi, in grado cioè di aggiornarsi con l'evoluzione degli scenari diagnostici e terapeutici". Dagli oncologi, infine, un monito: "Serve una ricerca clinica indipendente più forte, promossa dal Servizio sanitario nazionale, capace di rispondere a questi bisogni e che si aggiunga agli studi profit, condotti dalle aziende farmaceutiche. Ma oggi, in Italia, solo un quinto degli studi sui nuovi farmaci è indipendente".

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Maserati, nel 2025 versione elettrica per tutti i modelli

Delfino, dopo l'Italia sono Germania e Gb i principali mercati

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(ANSA) - TORINO, 31 MAR - La Maserati procede a passo spedito verso l'elettrico. Dopo la GranTurismo Folgore, in commercio da luglio, arriverà a fine anno il Grecale Folgore. Entro il 2025 tutti i modelli avranno una versione interamente elettrica: la Mc20 Folgore, la nuova Quattroporte e le nuova Levante. Dal 2030 la gamma sarà esclusivamente elettrica. Le tappe della rivoluzione green del Tridente sono state ricordate da Luca Delfino, responsabile Maserati dell'Emea, in occasione dell'inaugurazione del nuovo concept retail store a Venaria Reale, alle porte di Torino.
    "Il mercato dove vendiamo di più è l'Italia, che rappresenta quasi il 40% delle vendite, seguito da Germania e Regno Unito. A livello globale gli Stati Uniti sono al primo posto, poi Cina, Italia e Giappone", ha detto Delfino che ha sottolineato il grande successo sul mercato del Grecale, primo suv del Tridente.
    "E' un modello apprezzato anche dalle donne, abbiamo avvicinato una nuova tipologia di cliente", ha sottolineato Elisa Weltert, general manager Maserati per il Sud Europa, dove si registra una forte crescita delle vendite in Spagna.
    Dopo l'apertura di Torino, Maserati prevede nuovi concept retail stores in Italia nel corso del 2023 a Verona, Udine, Como, Bolzano e Treviso. Il primo concept retail store è stato inaugurato lo scorso settembre nel quartiere Magenta a Milano.
    Lo store di Venaria, creato in collaborazione con lo studio newyorkese di "experience design" Eight Inc noto per aver ideato gli Apple store, "unisce sartoria e officina". (ANSA).
   

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Jo Squillo racconta, prendevo lezioni da Stratos

L'ex Kandeggina Gang presenta a Milano la serata Cramps records

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Tutti la ricordano per l'inno 'Siamo donne', presentato nel 1991 a Sanremo con Sabrina Salerno, ma c'era un tempo in cui Jo Squillo era la leader delle Kandeggina Gang, prendeva lezioni di canto da Demetrio Stratos e cantava brani provocatori come 'Violentami'. Erano gli anni degli Area, degli artisti della Cramps, la casa discografica fondata nel 1972 da Gianni Sassi, che il 6 aprile viene celebrata nella serata evento 'Cramps records 1972 - 2022", presentata proprio da Jo Squillo, che oggi guida la onlus Wall of dolls e Tv moda. Sul palco del teatro Lirico Giorgio Gaber ricorderanno quegli anni Patrizio Fariselli Area Open Project in quintetto, Eugenio Finardi, Carlo Boccadoro, gli Skiantos, Lucio Fabbri & Friends e, ovviamente, Jo Squillo, antesignana italiana del punk, tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80. Proprio nel 1980 incise il suo primo 45 giri che conteneva le canzoni "Sono cattiva" e "Orrore".
"Avevo solo quelle canzoni, ma erano di impatto, le ho cantate - ricorda oggi Jo - in una serata organizzata a favore di uno della Cramps e mi hanno chiesto il bis, allora Gianni Sassi mi ha raggiunta in camerino e mi ha chiesto di fare un disco con loro per la collana rock 80". "Erano anni - continua la cantautrice - di messa in discussione, di invenzione, non c'erano donne che cantavano e io cantavo 'violentami piccolo sul metro' con i capelli verdi, disegnandomi magliette e scarpe. Eravamo un gruppo sbiancante e nocivo e nascere in una factory come la Cramps è stato significativo, Sassi era magnetico, aveva una visione, un progetto e mi ha insegnato la commistione di generi". "Io intanto - racconta l'artista - avevo organizzato manifestazioni provocatorie al centro sociale Santa Marta dove mi faceva lezione Demetrio Stratos, che mi ha insegnato a usare la voce. Avevamo raccolto dei fondi per le cure e quando è morto abbiamo fatto un concerto memorabile al'Arena e c'eravamo tutti, l'arte e la musica allora facevano parte del linguaggio comune di chi non voleva essere omologato dalla tristezza delle pistole e della droga di quegli anni". Un'esperienza che - riflette - "mi ha insegnato a non fermarmi mai, a cercare sempre qualcosa di diverso. Oggi è tutto basato sui soldi e l'omologazione: quella dedicata alla Cramps è una serata importante perché non era il business a muoverci. Il 'no future' era un invito a prendere in mano il futuro e crearselo, io sono diventata una cantante e artista, uso l'arte per portare avanti le battaglie che fanno parte del mio senso di giustizia, quello che potrebbero fare i giovani di oggi: incanalare la loro ribellione e spaccare il muro di perbenismo". Proprio come faceva lei cantando 'violentami sul metrò', un brano scritto dopo un caso di cronaca, che "ribaltava la figura delle donne che non volevano essere vittime". Lo stesso impegno che da 8 anni porta avanti con Wall of dolls, la onlus con cui dà aiuto alle donne vittime di violenza. Durante la pandemia ha spopolato sui social con 'Jo in the house': "musica felice per portare un po' di gioia, una lavatrice dell'anima che - conclude - elabora le lacrime in sorriso".

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My Dacia Road, in Val di Fiemme prima tappa edizione 2023

Concorso 'avventura' per chi possiede, o sogna, il suv Duster

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Chiudi My Dacia Road, in Val di Fiemme prima tappa edizione 2023 (ANSA) My Dacia Road, in Val di Fiemme prima tappa edizione 2023

Riparte dalla Val di Fiemme con un programma sempre più ricco My Dacia Road il concorso a premi dedicato a Duster, ai possessori di questo modello ormai iconico ma anche chi è interessato al modello e non ha avuto ancora occasione di acquistarlo.
Dopo il successo della prima edizione, che ha portato ad oltre 18.000 iscrizioni alla piattaforma di registrazione (https://mydaciaroad.dacia.it/home_nl.php) in poco più di 6 mesi, My Dacia Road riparte con una nuova edizione 2023 piena di novità.
Il progetto cresce, innanzitutto, rispetto allo scorso anno - quando e si arricchisce di una tappa aggiuntiva. Per il 2023 Dacia ha scelto di organizzare quattro appuntamenti tra le più belle località di montagna italiane: le Dolomiti, dalla Val di Fiemme alle Tre Cime di Lavaredo, spostandosi poi verso l'Alta Val di Susa per poi riscendere fino alle bellezze del Centro Italia e del Parco Nazionale della Maiella.
Duster, suv della gamma dalle spiccate qualità fuoristradistiche, è il perfetto alleato per le avventure outdoor con il quale inoltrarsi su ogni tipologia di terreno e sui sentieri sterrati. Ideale dunque per affrontare i quattro diversi itinerari alla ricerca dell'essenziale, per riscoprire la bellezza delle attività all'aria aperta.
Il primo appuntamento è previsto dal 31 marzo al 2 aprile in Val di Fiemme, Trentino-Alto Adige. Tre giorni immersi tra i paesaggi delle Dolomiti, un'occasione importante per essere protagonisti del nostro tempo libero tra i solenni silenzi e le bellezze mozzafiato delle Alpi. Tra le attività principali della prima tappa di My Dacia Road, è prevista un'escursione con le ciaspole attraverso le incantate foreste di Paneveggio e una spettacolare prova di guida per raggiungere il Lago di Carezza. Da qui sarà possibile arrivare in seggiovia al ristorante Oberholz - un rifugio moderno ispirato ai principi dell'eco-sostenibilità - che si trova a 2.096 metri di quota ed è uno dei più belli e particolari delle Dolomiti.
My Dacia Road 2023 sarà seguito durante tutto il weekend da Nicolò Balini, fotografo e videomaker bergamasco, meglio conosciuto come Human Safari, che condivide con Dacia la passione per i viaggi e le avventure in montagna.
"Siamo molto fieri del successo della prima edizione di My Dacia Road - ha commentato Rosa Sangiovanni, marketing director Dacia Italia - Avere la conferma, infatti, che tantissime persone come noi amano godersi le gioie della vita in modo autentico ed essenziale, con una vera passione per l'outdoor, ci ha fatto subito venir voglia di organizzare la seconda edizione di My Dacia Road".
"Duster si è dimostrato un compagno affidabile sui sentieri di montagna e nelle salite più ardue ed è per questo che, ancora una volta, sarà protagonista delle quattro avventure dell'edizione 2023 di questa iniziativa. il nostro Duster, arricchito della nuova identità di marca, con un nuovo logo, un nuovo emblema e nuovi colori che rendono il suo design ancora più essenziale e moderno, renderà ancora più orgoglioso e appassionato il popolo dei Dusteristi".
Come lo scorso anno, il concorso a premi darà la possibilità a tutti gli amanti dell'outdoor e di Duster di vincere un weekend per due persone. Per ogni tappa sono messi in palio 25 premi in totale di cui 20 riservati ai possessori di Duster e 5 invece a chi è interessato al modello. In questo caso i non possessori di Duster potranno partecipare al weekend a bordo di auto fornite da Dacia Italia.
Per partecipare al concorso, basterà accedere al sito MYDACIAROAD.DACIA.IT, registrarsi e attendere l'estrazione. Per la prima tappa, sono state effettuate oltre 7000 registrazioni alla piattaforma in soli 10 giorni. Sarà possibile iscriversi alla seconda tappa del My Dacia Road dal 1 al 30 aprile.   

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Autismo: Franco e il figlio Andrea, il viaggio in India in moto

Fondatore de 'I Bambini delle Fate' sostenuto da 5mila aziende

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(ANSA) - MILANO, 31 MAR - Oltre 6200 km, più di un mese di traversata. È il viaggio fatto in moto che Franco Antonello ha compiuto insieme al figlio autistico Andrea e altri due compagni per attraversare l'India, da Nuova Delhi a Mumbai fino a Calcutta, dalla città storiche fino al sud più rurale.
    Il viaggio, supportato da Bmw Motorrad Italia nel contesto di #SpecialMente, il programma di responsabilità sociale d'impresa di Bmw Gruop Italia, è stato raccontato da Franco e Andrea durante un evento organizzato a Milano: "Ci siamo fatti anche un tatuaggio", scherza Franco Antonello che nel 2005, con l'obiettivo di aiutare e dare supporto a famiglie con ragazzi autistici, ha fondato 'I Bambini delle Fate', un'impresa sociale che oggi riceve il sostegno di circa 5mila aziende attraverso dei versamenti costanti, ogni mese, e non semplici donazioni.
    Con i soldi ricevuti la fondazione finanzia progetti - 92 in questo momento - in maniera ormai continuativa da 18 anni. Uno di questi si chiama la 'Banca del tempo sociale' che riunisce, due ore alla settimana, studenti dei licei che dedicano del tempo libero ai loro coetanei affetti da autismo.
    Recentemente è anche iniziato il progetto 'Dopo di noi' con cui donare case alle varie associazioni locali per poter assicurare un seguito dignitoso e autonomo ai ragazzi autistici una volta che i genitori, o chi si occupa oggi di loro, non ci saranno più.
    Franco e Andrea il primo viaggio lo hanno fatto partendo dagli Stati Uniti, da Miami a Los Angeles, arrivando fino in Brasile. Poi, tramite Bmw, altri cinque viaggi in moto tra Italia, Marocco, Grecia e Capo Nord: "Sosteniamo quelle famiglie che non possono fare quello che faccio io - spiega Franco - in Italia ci sono 600mila persone che soffrono di autismo, un ragazzo ogni 50 nei nuovi nati".
    Il prossimo viaggio? "L'Africa", risponde Andrea. "Mi piace dire che la moto di per sé è inclusione - conclude Alessandro Salimbeni, direttore generale di Bmw Motorrad Italia - non è infatti solo un mezzo di trasporto, ma è uno stile di vita che ci aggrega, che ci unisce in una grande community dove anche prodotti molto esclusivi, come una moto Bmw, diventano uno strumento di inclusione". (ANSA).
   

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Unipolsai e Bper insieme nel noleggio a lungo termine

Unipolrental incorpora Sifà e si consolida come primo operatore

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(ANSA) - MILANO, 31 MAR - UnipolSai e la controllata UnipolRental hanno sottoscritto con Bper e la sua controllata Società italiana flotte aziendali (Sifà), un accordo quadro finalizzato alla realizzazione di un progetto industriale nel settore del noleggio a lungo termine, da attuarsi anche attraverso la fusione per incorporazione di Sifà in UnipolRental. L'accordo è finalizzato a una collaborazione commerciale ventennale per l'offerta, tramite le filiali e gli altri canali commerciali di Bper, dei prodotti di noleggio a lungo termine e dei servizi proposti da UnipolRental, che si consolida così come primo operatore italiano nel settore del noleggio a lungo termine grazie a una flotta di 130.000 veicoli e oltre 40.000 nuove immatricolazioni nel 2023. A esito della fusione, la cui efficacia è attesa nel secondo semestre del 2023, UnipolSai deterrà una partecipazione dell'80,013% di UnipolRental, mentre Bper avrà il restante 19,987%. (ANSA).
   

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Monopattini parcheggiati male a Padova, app sharing darà 'multa'

Alla terza infrazione il servizio "Dott" sospenderà l'account

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(ANSA) - PADOVA, 31 MAR - Dal primo aprile chi parcheggerà a Padova in modo scorretto i monopattini elettrici della flotta "Dott" riceverà una sanzione pecuniaria e, in caso di recidiva, subirà la sospensione dell'account. Il progetto, già attivo a Roma e Milano, è stato avviato dalla società di sharing e l'associazione Consumerismo No Profit.
    Se i fruitori del servizio parcheggeranno fuori dalle aree consentite, o in maniera scorretta in violazione del Codice della strada, riceveranno un "alert" sul proprio smartphone attraverso l'app di Dott, insieme ad una mail che indica ora e luogo del parcheggio errato, e un riepilogo delle regole da seguire. In caso di reiterazione del comportamento scorretto, la seconda volta riceveranno una penale di 5 euro da parte dell'operatore, con una guida via mail al parcheggio e al rispetto delle regole. In caso di terza violazione, subiranno la sospensione dell'account e per la sua riattivazione verranno invitati a frequentare un corso di guida obbligatorio e gratuito organizzato da Dott.
    La società, che a Padova dispone di una flotta di 500 monopattini elettrici, a breve sbarcherà anche a Noventa Padovana. Nel capoluogo euganeo sono circa 50 mila gli utenti registrati, il 67% dei quali residenti. I giovani sotto i 36 anni sono i maggiori utilizzatori (74%); la durata media degli spostamenti è di 10 minuti, 2 i chilometri mediamente percorsi dagli utenti. (ANSA).
   

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Mazda CX-5: maturità sostenibile con il mild hybrid

Abbiamo guidato in Spagna la versione 2 litri AWD

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Chiudi Mazda CX-5: maturità sostenibile con il mild hybrid (ANSA) Mazda CX-5: maturità sostenibile con il mild hybrid

La Mazda CX-5 è un modello di grande importanza per il marchio giapponese, come dimostrano le vendite che, dal 2012 al 2022, hanno raggiunto quota 3.976.523 unità nel mondo, di cui 23.926 esemplari in Italia. Con il MY 2023, il Suv della casa di Hiroshima si è arricchito di un sistema mild hybrid 24V per le versioni a benzina, del display touch screen del sistema multimediale compatibile con Apple CarPlay ed Android Auto, anche in modalità wireless, e delle prese USB-C. Oltre alle due versioni speciali denominate Advantage e Newground, la prima, derivante dalla Centre Line, più funzionale grazie al portellone posteriore elettrico, e la seconda caratterizzata dagli inserti in verde lime sia all'esterno che all'interno, oltre a cromature, cerchi con intagli neri, e interni con tessuti scamosciati, la gamma prevede gli allestimenti Centre Line, Exclusive Line, Homura e Takumi. Già dalla Centre Line la dotazione si presenta piuttosto completa, visto che annovera i fari Full LED, le prese USB-C anteriori, la connessione wireless con Apple CarPlay ed Android Auto con funzionalità gestibili attraverso l'app My Mazda.
Sotto il cofano è possibile avere due unità a benzina e due turbodiesel, precisamente i motori a benzina e-Skyactiv-G 2.0 litri da 121 kW/165 CV e e-Skyactiv-G 2.5 litri da 143 kW/194 CV, ed i propulsori diesel Skyactiv-D 2.2 litri da 110 kW/150 CV o 135 kW/184 CV.
Le unità a benzina dispongono anche del sistema di disattivazione cilindri e della tecnologia Mazda M Hybrid di serie, oltre ad un controllo della combustione migliorato per ottimizzare i consumi e ridurre le emissioni di CO2. Abbiamo guidato la variante 2 litri a benzina con cambio manuale e trazione integrale lungo le strade che circondano Girona, in Spagna, scoprendo una vettura matura nella sua dinamica, per via di una lunga evoluzione che ne ha consentito un affinamento delle caratteristiche, e adesso più connessa, grazie ad una migliore sinergia con lo smartphone. Sicura e stabile in curva, sfrutta la trazione integrale per offrire ulteriore presa sull'asfalto e sullo sterrato, ed il cambio manuale, dalla buona manovrabilità, per avere delle riprese più rapide quando si necessita di ulteriore spunto, o per distendere l'erogazione, di norma fluida e dai toni acustici contenuti. La struttura per lo smorzamento delle vibrazioni e la rivisitazione della taratura degli ammortizzatori contribuiscono ad incrementare il comfort di marcia. Per quanto riguarda i prezzi, il listino parte dai 36.700 euro della versione d'accesso con il 2 litri a benzina mild hybrid, ed arriva ai 50.050 della variante turbodiesel più potente con trazione integrale ed allestimento al vertice della gamma. .
   

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Il microscopio che osserva lo sviluppo dell'embrione

In tempo reale, in 3D e in modo non invasivo

Scienza & Tecnica Biotech
Chiudi Rappresentazione grafica di embrioni allo stadio iniziale dello sviluppo visualizzati in 3D in modo non invasivo (fonte: Joana Gomes Campos de Carvalho/EMBL) (ANSA) Rappresentazione grafica di embrioni allo stadio iniziale dello sviluppo visualizzati in 3D in modo non invasivo (fonte: Joana Gomes Campos de Carvalho/EMBL)

È pronto il microscopio per osservare lo sviluppo degli embrioni in tempo reale, in 3D e in modo del tutto non invasivo: costruito nel Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare (Embl) di Heilberg. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Methods, è coordinata dall’italiano Carlo Bevilacqua e promette di far luce sulla dinamica dei processi che avvengono nello sviluppo embrionale, rivelando nuovi e importanti meccanismi biologici.

"Le innovazioni che abbiamo introdotto nel microscopio, come la possibilità di scansionare in contemporanea una linea di 100 punti invece di un singolo punto alla volta, il ridotto danneggiamento dovuto alla luce e la possibilità di visualizzare componenti cellulari di interesse, ci hanno consentito di osservare le proprietà meccaniche durante i rapidi processi di sviluppo embrionale, con campioni sensibili alla luce e con risoluzione subcellulare", ha detto Bevilacqua all'ANSA.

I ricercatori hanno preso spunto da una tecnica di microscopia basata sul cosiddetto ‘scattering di Brillouin’, il fenomeno teorizzato nel 1922 dal fisico Léon Brillouin, nel quale  la luce proiettata su un materiale interagisce con le vibrazioni termiche che avvengono naturalmente al suo interno, scambiando energia durante il processo. Questo, a sua volta, influenza il modo in cui la luce viene riflessa e, misurandone il colore, si possono ricavare alcune caratteristiche fisiche del materiale. Sfortunatamente, questa tecnica risulta molto lenta, perché raccoglie informazioni da un singolo punto del campione alla volta, e può danneggiare i tessuti altamente sensibili alla luce.

Gli autori dello studio hanno quindi sviluppato una nuova tecnica che, come osserva Bevilacqua, supera i problemi di quella tradizionale: il nuovo microscopio è in grado di raccogliere informazioni simultaneamente da molti punti diversi, aumentando la velocità di analisi di almeno cento volte, e grazie alla luce infrarossa fornisce una risoluzione molto più elevata, riducendo anche il rischio di danni alle cellule. Inoltre, il metodo permette anche di sfruttare la fluorescenza per visualizzare le molecole attive, ottenendo ‘mappe’ complete in tre dimensioni. I ricercatori hanno già testato il microscopio con moscerini della frutta, topi e un organismo marino chiamato Phallusia mammillata.

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Asportato tumore di 2 kg da fegato di una bimba di 10 mesi

Al Bambino Gesù, la piccola pesava 8 kg.Ora ha 1 anno e sta bene

Salute & Benessere Sanità
Chiudi Bambino Gesù (ANSA) Bambino Gesù

Intervento record all'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma: è stato asportato un tumore di 2 kg dal fegato di una bimba di 10 mesi e 8 kg di peso. Oggi la bimba, che ha compiuto un anno da poco, sta bene, si alimenta senza problemi e ha ripreso a crescere regolarmente. Il complesso intervento è durato oltre 6 ore ed ha rimosso un grosso amartoma mesenchimale dal fegato della lattante. L'intervento è stato eseguito con successo dall'équipe di Marco Spada, responsabile di Chirurgia Epato-Bilio Pancreatica e dei trapianti di fegato e rene del Bambino Gesù.

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Henke, "Suzuki crede fortemente nell'elettrificazione"

Lo afferma il direttore marketing divisione auto

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La Suzuki ha raccolto la sfida dell'elettrificazione in tempi rapidi, ed ha introdotto diverse soluzioni del sistema ibrido tenendo conto delle necessità di ogni segmento di mercato.
"Suzuki crede fortemente nell'elettrificazione - dichiara Andrea Henke, direttore marketing divisione auto - abbiamo iniziato il processo di ibridizzazione nel 2016 con la Suzuki Baleno, quando ibrido non era la parola magica del mercato.
Oggi Suzuki offre diversi livelli di elettrificazione all'interno della sua offerta - continua Henke - in funzione di quelli che sono i profili di utilizzo e i segmenti di appartenenza dei veicoli: si va dal sistema ibrido 12 Volt che equipaggia il Suv ultracompatto Ignis Hybrid e la dinamica Swift Hybrid, per passare ai 48 Volt della sportiva Swift Sport e dei Suv Vitara Hybrid ed S-Cross Hybrid con cambio manuale e ai 140 Volt per le versioni con cambio automatico.
Infine sistemi da 207 Volt per una guida efficiente e confortevole su Swace Hybrid, fino al massimo livello di elettrificazione oggi disponibile con il sistema da 355V su Across Plug-in in grado di garantire, grazie alla batteria da 18,1kWh, un'autonomia in marcia 100% elettrica fino a 98km nel ciclo urbano.
In pieno stile Suzuki, tutta la gamma prevede sempre la possibilità di abbinare l'alimentazione ibrida con l'iconica trazione 4x4 di Suzuki, fatta eccezione la nostra open space Swace Hybrid, per garantire ai nostri clienti un pacchetto tecnologico unico nel panorama automobilistico".
Un'offerta variegata, quindi, arricchita recentemente dal restyling che ha interessato la Across plug-in e la Swace.
"Su Across plug-in è stato fatto un importante aggiornamento dell'interfaccia uomo-macchina.
Il sistema infotainment sia nella schermo centrale, ora da 10,5", sia nel quadro di bordo, ora full-digital da 12,3", è stato completamente riprogettato per garantire un dialogo continuo, immersivo e personalizzato tra il cliente e la sua auto - spiega Henke - inoltre, il caricatore di bordo delle batterie ha una potenza massima di 7kW ed in grado di caricare l'auto in meno di 3 ore.
Questa nuova caratteristica, unita alla capacità record delle batterie, permette di "sfruttare" l'auto in modalità 100% elettrica con grande efficacia, garantendo una guida a zero emissioni per tutti gli spostamenti quotidiani, con il grande valore aggiunto di poter contare sull'efficiente motore termico da 2,5 litri e la sua autonomia per allungare le percorrenze quando necessario.
Su Swace Hybrid è stato fatto un importante lavoro per migliorare l'efficienza del sistema powertrain andando a incrementare notevolmente il supporto della componente ibrida.
Oggi la potenza complessiva del motore è salita a 140 CV, le performance sono migliorate con uno 0-100Km/h coperto in soli 9,4 secondi, ed emissioni e consumi sono incredibilmente rimasti invariati. In più Swace Hybrid offre un importante aggiornamento di tutti i sistemi ADAS".
Nella gamma Suzuki ogni modello si contraddistingue per la capacità di offrire tecnologie moderne, anche nei segmenti A e B.
"Credo che il valore aggiunto di Suzuki in ogni segmento di presenza sia quello di porre la soddisfazione del cliente come massima priorità - aggiunge Henke - cercando di andare sempre oltre le sue aspettative.
È per questo che, da sempre, la missione di Suzuki è quella di portare nei segmenti compatti e a più larga diffusione del mercato, tecnologie all'avanguardia che tra i concorrenti sono spesso disponibili esclusivamente in allestimenti elitari e costosi, o in segmenti di livello superiore.
Suzuki offre una gamma 100% ibrida, 100% 4x4 (fatta eccezione Swace Hybrid), 100% automatica con le trasmissioni automatiche sempre a disposizione, 100% connessa grazie alla standardizzazione di tutti protocolli di mirroring, 100% sicura con ADAS di serie su tutta la gamma, e 100% flessibile e funzionale grazie ad abitabilità di bordo e capacità di carico sopra le medie di mercato". 

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Asportato tumore di 2 kg da fegato di una bimba di 10 mesi

Intervento da record all'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma

Salute & Benessere Medicina
Chiudi Il tumore di due kg (ANSA) Il tumore di due kg

Intervento da record all'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma: è stato asportato un tumore di 2 kg dal fegato di una bimba di 10 mesi e 8 kg di peso. Oggi la bimba, che ha compiuto un anno da poco, sta bene, si alimenta senza problemi e ha ripreso a crescere regolarmente. Il complesso intervento è durato oltre 6 ore ed ha rimosso un grosso amartoma mesenchimale dal fegato della lattante.
 
   L'intervento è stato eseguito con successo dall'équipe di Marco Spada, responsabile di Chirurgia Epato-Bilio Pancreatica e dei trapianti di fegato e rene del Bambino Gesù.
   

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Milano Design Week, torna Id-Exe, primo distretto diffuso tra reale e virtuale

Mostre ed eventi in grado di mescolare concetto e tecnologia

Lifestyle Design & Giardino
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Con la Milano Design Week 2023, dal 18 al 23 aprile, torna in scena in decine di luoghi della città Id-Exe, il primo distretto diffuso del design che propone un palinsesto di mostre ed eventi in grado di mescolare concetto e tecnologia, in particolare la realtà aumentata, per dare forma al futuro del design, tema scelto per questa terza edizione del progetto.
    Giovani designer e realtà emergenti, prossimi protagonisti di un settore cardine per la creatività italiana, sono chiamati - spiegano gli organizzatori - a declinare attraverso i loro progetti gli scenari futuribili del Made in Italy, dell'economia circolare e della manifattura sostenibile, del nuovo artigianato che si intreccia con l'innovazione tecnologica, della diversità intesa come valore e del design degli spazi urbani, pubblici e privati.
    Tra le iniziative previste dal progetto, organizzato dalla startup milanese Design Open Spaces, spiccano tre esposizioni.
    La mostra digitale diffusa in realtà aumentata, che dà accesso attraverso decine di QRcode sparsi per il tessuto urbano a progetti che vanno a sovrapporsi all'ambiente circostante, con la possibilità di essere salvati, condivisi e riposizionati anche altrove, e di generare così nuovi livelli espositivi. La rassegna presso Isola Set in piazza Città di Lombardia incentrata sull'intelligenza artificiale come nuovo interlocutore capace di riscrivere attraverso il design l'interazione tra uomo, oggetti e natura. La mostra che indaga il rapporto tra tecnologie futuristiche e tradizione nel settore del fashion, all'interno di Bobino Milano, che si affaccia sul piazzale Stazione Genova. (ANSA).
   

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Nuovo look per i T-rex, avevano le labbra

Come le lucertole. Così coprivano i denti

Scienza & Tecnica News Ragazzi
Chiudi Un T-rex con le labbra divora un giovane edmontosauro (fonte: Mark P. Witton) (ANSA) Un T-rex con le labbra divora un giovane edmontosauro (fonte: Mark P. Witton)

Altro che ferocissimi denti perennemente esposti in bella vista: i dinosauri predatori come i T-rex avevano la dentatura ben nascosta da sottili labbra squamose, proprio come le lucertole. A suggerire questo inatteso cambio di look, che ribalta l'immagine proposta per decenni da film e illustrazioni, è uno studio comparativo pubblicato sulla rivista Science da un gruppo internazionale di esperti guidato dal paleobiologo Thomas Cullen della Auburn University negli Stati Uniti.

I ricercatori hanno esaminato la struttura dei denti, la loro usura e la morfologia della mascella in gruppi di rettili con e senza labbra e hanno scoperto che l'anatomia e la funzionalità della bocca dei dinosauri teropodi sono più simili a quelle delle lucertole che a quelle dei coccodrilli. Hanno infatti osservato che l'usura dei denti nei rettili senza labbra è molto diversa da quella dei dinosauri carnivori e che i denti dei dinosauri non erano più grandi, in proporzione al cranio, rispetto a quelli delle lucertole moderne, e dunque potevano essere ricoperti dalle labbra. Inoltre, nei dinosauri, la distribuzione dei piccoli fori dove passavano nervi e vasi sanguigni diretti alle gengive e ai tessuti della bocca era più simile a quella delle lucertole che a quella dei coccodrilli. Infine, il modello che riproduce la chiusura della bocca nei teropodi senza labbra mostra che per sigillare la bocca si sarebbe quasi dovuta disarticolare la mascella.

"I paleoartisti hanno vacillato sulla questione delle labbra fin da quando abbiamo cominciato a ricostruire i dinosauri nel XIX secolo, ma i dinosauri senza labbra - spiega Mark Witton dell'Università di Portsmouth, tra gli autori dello studio - hanno preso il sopravvento negli anni Ottanta e Novanta. Si sono così profondamente radicati nella cultura popolare, attraverso film e documentari come Jurassic Park e i suoi sequel. Curiosamente, non c'è mai stato uno studio dedicato o una scoperta che abbia istigato questo cambiamento, che probabilmente rifletteva la preferenza per una nuova estetica dall'aspetto feroce piuttosto che un cambiamento nel pensiero scientifico".

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Napolitano, Concept prima vettura della nuova era di Lancia

'E' il manifesto per i prossimi 10 anni, 100% elettrico'

Motori Prove e Novità
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(ANSA) - TORINO, 31 MAR - "Il Concept Lancia è il manifesto del marchio per i prossimi 10 anni". Lo ha spiegato Luca Napolitano, ceo del marchio Lancia, che ha svelato le prime immagini in attesa dell'anteprima dle 15 aprile. "Si tratta di un concept 100% elettrico che rappresenta l'evoluzione di Lancia Pu+Ra Zero, la scultura tridimensionale presentata lo scorso novembre, durante il Lancia Design Day. Il Concept è la prima vettura della nuova era di Lancia, con caratteristiche che si ritroveranno sui modelli futuri, in termini di design, sostenibilità, tecnologia ed elettrificazione. Il 15 aprile p.v., il Concept Lancia sarà svelato in occasione dell'evento stampa Emozione Pu+Ra e sono certo che farà battere il cuore a tutti gli appassionati di Lancia nel mondo".
    Il Concept Lancia - ha spiegato Napolitano - presenta un innovativo tetto circolare che garantisce una visione panoramica, gestendo al meglio la luce naturale proveniente dall'esterno. Questo elemento, elegante e raffinato, rinvia alle forme primitive e geometriche tipiche del Design Lancia e si sposa perfettamente con le linee sensuali della fiancata. Sul posteriore, il Concept Lancia presenta gli iconici fari rotondi, che rinviano all'anima più radicale del marchio ed alla leggendaria Lancia Stratos. La nuova scritta Lancia, posizionata tra i fari posteriori e realizzata con un font originale e distintivo, prende ispirazione dal mondo della Moda. Sul lunotto posteriore, alcune linee orizzontali avvolgenti rileggono, in chiave moderna, la famosa struttura frangisole a veneziana della Lancia Beta Hpe degli anni 70, che rimanda al concetto di home feeling e alle calde atmosfere delle dimore italiane, sensazione amplificata dall'ampia vetratura complessiva della vettura.
    (ANSA).
   

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Citroën Gëneration Ami punta anche sullo sport

Dopo scuole, sensibilizzazione anche con società sportive

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Chiudi Citroën Gëneration Ami punta anche sullo sport (ANSA) Citroën Gëneration Ami punta anche sullo sport

Dalle scuole alle società sportive, riparte l'attività educational sulla mobilità elettrica e la sostenibilità ambientale firmata Citroën Gëneration Ami. A fronte del successo della campagna Educational nelle scuole, 'GënerationAMI' amplia infatti i propri orizzonti e nel 2023 prosegue il suo percorso educativo trasformandosi in 'GënerationAMI, l’electric mobility per lo sport', mantenendo i due patrocini ministeriali e aggiungendo la collaborazione con la Lega Nazionale Pallacanestro. Tramite la sponsorizzazione di 20 società sportive, la campagna educational entra nelle palestre e nei palazzetti sportivi ed incontra i giovani e le giovani atlete. Sono coinvolte società sportive di differenti discipline sportive tra calcio, pallavolo, pallacanestro, judo, rugby e tennis. Il format del progetto rimane invariato rispetto alle edizioni rivolte alle scuole.

Anche gli oltre 11.500 atleti ricevono il kit digitale per approfondire la mobilità urbana elettrica con zero emissioni a vantaggio dell’ambiente, della salute dei cittadini e della comodità di guida. All’interno del kit è presente un questionario finale, grazie al quale i ragazzi potranno testare di aver appreso i contenuti del progetto e ricevere alla fine della compilazione un attestato di partecipazione che consente di ricevere i crediti formativi, in accordo con l’istituto scolastico. Come per l’edizione riservata alle scuole, tale questionario permette, inoltre, di partecipare al concorso a premi GënerationAMI che mette in palio, per un vincitore estratto tra tutti i partecipanti, un comodato d’uso gratuito di 6 mesi di Citroën Ami e per la società sportiva di riferimento un voucher di 500 euro per l’acquisto di materiale utile per la palestra.

I circa 2.000 ragazzi delle società sportive coinvolte vestono le divise brandizzate Citroën e i campi da gioco sono allestiti con striscioni e bandiere dell’iniziativa. Le società sportive e Citroën Italia diventano così promotori della crescita e sensibilizzazione delle nuove generazioni. Il parcheggio dei vari palazzetti sportivi, in occasione degli incontri formativi, sarà arricchito e colorato dal grande gazebo gonfiabile, da un divertente punto foto con hashtag #gënerationAMI e da un percorso creato ad hoc per mettersi alla prova a bordo di Citroën Ami.

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Nuova livrea firmata J.Demsky per Peugeot 9x8

Anteprima alla Milano Design Week il 17 aprile

Motori Attualità
Chiudi Nuova livrea firmata J.Demsky per Peugeot 9x8 (ANSA) Nuova livrea firmata J.Demsky per Peugeot 9x8

Una collaborazione tra Peugeot e l'artista J. Demsky per la nuova della hypercar 9x8 che corre nel Campionato del Mondo Endurance Fia. La novità sarà svelata in esclusiva alla Milano Design Week, il prossimo 17 aprile. La casa del leone ha chiamatp l'artista per proseguire la tradizione di art cars e dopo aver annunciato una prima collaborazione artistica con Emeric Tchatchoua, fondatore di 3.Paradis, durante la presentazione europea del concept Inception, continua per la casa automobilistica la strategia di partnership con artisti di talento. J. Demsky, artista visivo di origine spagnola, immaginando la nuova livrea dell’Hypercar 9x8 non si è limitato a decorarla ma ha disegnato anche le grafiche delle tute e dei caschi dei piloti.

La presentazione di questa nuova livrea si terrà a Milano il 17 aprile, alla presenza di Matthias Hossann, direttore del design Peugeot, Phil York, direttore marketing e comunicazione del marchio e Gustavo Menezes, pilota del Team Peugeot TotalEnergies. La 9x8 sarà poi esposta al pubblico fino al 23 aprile. "Fin dall'inizio di questa collaborazione - ha commentato J.Demsky - sono stato affascinato da questo progetto perché amo la velocità, il design automobilistico, la precisione, il coraggio e la storia. Questa partnership enfatizza la sperimentazione e mi ha spinto a esplorare le infinite possibilità del futuro di Peugeot Sport, che è un marchio iconico nel mondo delle corse automobilistiche".

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Dall'Ue 544 milioni a 218 ricercatori, 21 italiani

Bandi Erc, solo 14 finanziati in Italia e nessuna donna

Scienza & Tecnica Ricerca & Istituzioni
Chiudi Particolare del quartier generale del Consiglio Europea della Ricerca (Erc)  (ANSA) Particolare del quartier generale del Consiglio Europea della Ricerca (Erc)

Assegnati 544 milioni di euro dal Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) a 218 ricercatori europei impegnati in settori di frontiera, dalle nanotecnologie alla comprensione dell'invecchiamento. Con 21 ricercatori, l'Italia è terza nella classifica per nazionalità, ma ascende al sesto posto quando si considerano i 14 progetti ospitati nel nostro Paese, tutti condotti da uomini.

Ad aggiudicarsi due finanziamenti sono l'Università di Padova e la Fondazione Telethon, uno dei quali per le ricerchee sui tumori condotte dal genetista Andrea Ballabi; seguono con un finanziamento le Università di Trento, Roma Tor Vergata, Pavia, Milano, Europea di Roma e Bocconi,e ancora Elettra Sincrotrone di Trieste, Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), Politecnico di Milano e Fondazione Toscana Life Sciences, con il progetto sulle infezioni virali coordinato da Rino Rappuoli.

I finanziamenti europei alle ricerche più innovative (Advanced Grants) sono tra i più prestigiosi al mondo in campo scientifico; vengono assegnati a ricercatori affermati e con una consolidata esperienza internazionale, e possono arrivare a 2,5 milioni di euro per ogni singolo progetto articolato al massimo in 5 anni.

"Il finanziamento di 544 milioni di euro mette i nostri 218 leader della ricerca, insieme ai loro team di borsisti post-dottorato, studenti di dottorato e personale di ricerca, in pole position per ampliare i confini della nostra conoscenza, aprire nuovi orizzonti e costruire le basi per la crescita e la prosperità future in Europa", ha detto Mariya Gabriel, Commissario europeo per l'innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù .

Ad accogliere il maggior numero di premiati sono la Germania, con 37 vincitori, seguita da Regno Unito (35), Francia (32); l'Italia (14) è sesta dietro a Spagna e Israele. Considerando invece la nazionalità dei ricercatori premiati, l'Italia è terza con 21, dopo tedeschi (36) e francesi (32); seguono i britannici (19).

Dei 218 vincitori dell'Advanced Grant, oltre due terzi (158) sono uomini e solo 60 le donne, nessuna delle quali italiana. Eppure mai come quest'anno sono state numerose le richieste presentate dalle donne: il 23% delle 1.650 domande arrivate all'Erc.

I 14 progetti finanziati in Italia riguardano settori scientifici molto diversi. Ci sono, per esempio, i nuovi metodi per progettare e costruire materiali su scala nanometrica, atomo dopo atomo, proposti da Liberato Manna dell'Iit, che ha ottenuto circa 2,5 milioni i prossimi cinque anni, e poi le ricerche su alcune rare eccezioni della matematica condotte dall'australiano Amnon Neeman, dell'Universitàdi Milano, e ancora il finanziamento di 2,1 milioni ottenuto da Andrea Mattevi, dell'Università di Pavia, per svelare tutti i segreti del coenzima Q utilizzato nella cosmesi ma interessante per mote altre applicazioni. All'Università di Padova, il progetto ROOMors condotto da Umberto Castiello analizza la capacità delle piante di 'pianificare le azioni, mentre Stefano Piccolo studia l'erosione del tessuto connettivo come possibile causa dell'invecchiamento degli organi.

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Si arricchiscono le dotazioni di Audi A1 e Q2

Numerosi aggiornamenti per i modelli dedicati ai più giovani

Motori Componenti & Tech
Chiudi Si arricchiscono le dotazioni di Audi A1 e Q2 (ANSA) Si arricchiscono le dotazioni di Audi A1 e Q2

Dotazioni di serie più complete per Audi A1 e Q2. I modelli dedicati ai più giovani appassionati del marchio dei quattro anelli possono ora contare su una serie di aggiornamenti. Audi A1 Sportback, modello d’accesso alla gamma Audi A, vede gli allestimenti a listino, dal naming armonizzato al resto dell’offerta Audi, ridursi da cinque a quattro. La berlina compatta può ora contare sulle versioni A1 Sportback, Business, S line edition e Identity Black, mentre la variante allstreet è declinata nelle configurazioni A1 allstreet, Business e Identity Contrast.

Il nuovo allestimento Business, secondo livello in gamma, è caratterizzato da dotazioni aggiuntive come il cruise control adattivo e la disponibilità dell’inedito pacchetto Evo Plus che consente di accedere a soluzioni che valorizzano tanto l’estetica quanto il comfort della vettura quali la verniciatura pastello, metallizzata o perlata, la chiave comfort (keyless) e la telecamera posteriore. Non meno rilevante l’upgrade dedicato all’allestimento S line edition. A fronte di un prezzo pressoché immutato rispetto al passato, il modello abbina al look sportivo dotazioni aggiuntive di serie come i gruppi ottici full Led, le luci interne a Led, il cruise control adattivo e il sistema di ausilio al parcheggio Plus, con sensori visivi e sonori anteriori e posteriori, oltre ai cerchi in lega da 17 pollici dal nuovo design.

La ridefinizione degli allestimenti si estende ad Audi Q2 che può ora contare su cinque varianti anziché sette: Q2, Business, Business Advanced, S line edition e Identity Black. La nuova variante Business prevede ora di serie la navigazione satellitare corredata dei servizi Audi connect, l’Audi phone box light, che permette la ricarica induttiva degli smartphone, la chiave comfort (keyless), l’avviso di

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Non performance ma gioco, 400 bimbi provano 'Joy of Moving'

Metodo innovativo da Ferrero-Save the Children, 'Sport di tutti'

Legalità & Scuola Dalle scuole
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(ANSA) - MILANO, 31 MAR - Uno sport che da performance diventi divertimento e da antagonismo relazione: sono oltre 400 le bambine e i bambini, tra i 6 e gli 11 anni, che sul territorio nazionale sono stati coinvolti nel progetto di Ferrero con Save the Children 'Kinder Joy of Moving' che punta a offrire loro la possibilità di sviluppare i propri talenti e aspirazioni quando il contesto sociale o familiare non lo permetterebbe. Si tratta di un metodo che nasce dal 'gioco', validato scientificamente e messo a punto in collaborazione con l'Università del Foro Italico di Roma, il Coni e il Miur del Piemonte, a seguito di un progetto di ricerca che ha coinvolto oltre mille bambini della scuola primaria nel corso di tre anni.
    L'obiettivo è favorire non solo lo sviluppo motorio, ma anche quello cognitivo, emozionale e relazionale dei bimbi. Teatro del progetto sono i 'Punti Luce' di Save the Children: a partire dai due centri di Torre Maura e Ponte di Nona a Roma, l'iniziativa ha abbracciato in questi mesi altri sei spazi dell'Organizzazione in tutta Italia. Una partnership, quella tra Ferrero e Save the Children, "ormai decennale" come sottolinea la direttrice di Save the Children Italia, Daniela Fatarella, che in Italia è "molto forte" e "ha consentito non solo di finanziare le attività ma di condividere approcci e metodologie: un vero e proprio scambio di know how finalizzato al benessere dei bambini e bambine più vulnerabili".
    Ferrero, ricorda il presidente Bartolomeo Salomone, "vanta una lunga tradizione nello sport: la marca Kinder da molti anni è impegnata a promuovere lo sviluppo dell'attività motoria giovanile attraverso un modello didattico unico nel suo genere.
    Portare l'attività motoria con il metodo Joy of Moving nel contesto sociale ove opera Save the Children è il completamento di un percorso attraverso il quale desideriamo che tutti i bambini abbiano le stesse opportunità". (ANSA).
   

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Anche le piante parlano, emettono ultrasuoni VIDEO

Emessi soprattutto in condizioni di stress

Scienza & Tecnica Biotech
Chiudi Anche le piante parlano, emettendo ultrasuoni (fonte: PublicDomainPictures) (ANSA) Anche le piante parlano, emettendo ultrasuoni (fonte: PublicDomainPictures)

Dai cactus al pomodoro, dal tabacco all'ortica,anche le piante parlano e lo fanno emettendo ultrasuoni: per la prima volta, ricercatori dell'Università israeliana di Tel Aviv hanno risolto un'antica controversia scientifica registrando i suoni emessi dalle piante, simili allo scoppiettio del popcorn e impercettibili all'orecchio umano, ma probabilmente udibili da diversi animali, come pipistrelli, topi e insetti.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Cell, indica inoltre che le piante 'parlano' soprattutto quando si trovano in condizioni di stress: un'informazione che, grazie ad appositi sensori, potrebbe essere sfruttata dagli esseri umani, ad esempio per sapere quando le colture necessitano di essere innaffiate. I ricercatori, coordinati da Lilach Hadany e Yossi Yovel, hanno collocato le piante in un luogo silenzioso e isolato, posizionando microfoni per ultrasuoni a circa dieci centimetri da ogni esemplare.

Sono state utilizzate soprattutto piante di pomodoro e di tabacco, oltre a quelle di grano, mais, cactus e ortiche. Le registrazioni hanno rivelato i suoni emessi a frequenze comprese tra 40 e 80 kilohertz: per fare un confronto, la frequenza massima rilevata da un essere umano adulto arriva ai 16 kilohertz. Le piante non stressate emettevano circa un suono all'ora, mentre quelle disidratate o ferite emettevano dozzine di suoni ogni ora. Le registrazioni raccolte sono state poi analizzate da algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI) appositamente sviluppati, che hanno imparato a distinguere tra diverse piante e diversi tipi di suoni, arrivando a identificare la pianta e a determinare il tipo e il livello di stress. Inoltre, gli algoritmi sono riusciti a identificare il 'linguaggio' delle piante anche in una serra caratterizzata da molto rumore di fondo. "A quanto pare, un idilliaco campo di fiori - commenta Hadany -può essere un luogo molto rumoroso , ma non riusciamo a sentirlo".

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Hyundai Ioniq 5 N alla prova di ghiaccio e neve

Test invernali per prima elettrificata del brand N della casa

Motori Prove e Novità
Chiudi Hyundai Ioniq 5 N alla prova di ghiaccio e neve (ANSA) Hyundai Ioniq 5 N alla prova di ghiaccio e neve

Prova del freddo superata, per Hyundai Ioniq 5 N nei test invernali. Il primo modello di serie completamente elettrico ad alte prestazioni del brand N della casa coreana, è stato olfatto sottoposto all'esame delle basse temperature presso lo Hyundai Mobis Proving Ground di Arjeplog, in Svezia. Tra superfici ghiacciate a bassa aderenza e temperature sotto lo zero, che arrivano fino a -30°C, gli ingegneri Hyundai N hanno testato i nuovi modelli in un ambiente estremo, in particolare per raggiungere l’equilibrio tra il carattere sportivo della vettura e le doti di sicurezza e affidabilità in ogni situazione.

Per Ioniq 5 N l'obiettivo di Hyundai era unire la tecnologia della piattaforma Electrified-Global Modular Platform con le soluzioni e l’esperienza N sviluppate nel campo delle discipline motoristiche. "I nostri modelli N vengono perfezionati non solo sulle curve del Nürburgring, ma anche sulle superfici ghiacciate del nostro terreno di prova di Arjeplog, per garantire le massime prestazioni anche nelle condizioni invernali più estreme - ha dichiarato Till Wartenberg, vice president and head of N brand management & motorsport sub-division di Hyundai - e siamo orgogliosi di dimostrare che Ioniq 5 N soddisfa perfettamente i nostri rigorosi criteri di performance, con l’obiettivo di assicurare il successo del primo modello Ev del marchio N".

Per Ioniq 5 N gli ingegneri di Hyundai N hanno ottimizzato l’architettura E-GMP di Ioniq 5 in configurazione a doppio motore per ottenere prestazioni elevate in tutte le condizioni di guida, facendo tesoro anche delle conoscenze derivate dalle competizioni Wrc con Hyundai i20 N Wrc Rally 1, in Svezia come su numerose diverse situazioni. Il risultato sarà il primo modello di serie con trazione integrale (Awd) del marchio N. La storia Awd di N è iniziata nel 2015 con la partecipazione al Fia World Rally Championship. In otto anni di partecipazione, Hyundai ha ottenuto numerosi risultati di spicco, tra cui due campionati mondiali costruttori.

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Covid: Iss, lieve aumento Rt a 0,99, sfiora soglia epidemica

Monitoraggio, incidenza stabile a 37 e meno casi in ospedale

Salute & Benessere Sanità
Chiudi Un laboratorio di analisi. Immagine d'archivio (ANSA) Un laboratorio di analisi. Immagine d'archivio

Resta sostanzialmente stabile l'incidenza settimanale dei casi di Covid in Italia a livello nazionale: 37 ogni 100.000 abitanti dal 24/03/2023 al 30/03/2023 rispetto a 38 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente. Nel periodo 8 - 21 marzo 2023, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,99 (range 0,93-1,10), in lieve aumento rispetto alla settimana precedente quando era a 0,96, appena sotto la la soglia epidemica che è 1. Lo indica il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in calo allo 0,8% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 30 marzo) rispetto l'1,1% (al 23 marzo) e il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 4,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 30 marzo) rispetto il 4,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 23 marzo). Infine una Regione risulta non valutabile, fatto dovuto alla mancanza di trasmissione di dati ed è equiparata a rischio alto ai sensi del DM del 30 aprile 2020 e 4 regioni/PPAA sono a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Otto sono a rischio moderato e otto classificate a rischio basso.
    
   

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Grande brillamento sul Sole, comunicazioni in tilt in Asia e Pacifico

Problemi in Sud-est asiatico, Australia e Nuova Zelanda. Le immagini riprese dalla sonda Sdo della Nasa

Scienza & Tecnica Spazio & Astronomia
Chiudi Il brillamento solare del 28 marzo ripreso dalla sonda Sdo (fonte: Nasa) (ANSA) Il brillamento solare del 28 marzo ripreso dalla sonda Sdo (fonte: Nasa)

E' stato ripreso dalla sonda Sdo (Solar Dynamics Observatory) della Nasa il forte brillamento solare che il 28 marzo ha mandato in tilt per un'ora le comunicazioni radio  nell'area del Sud-est asiatico, in Australia e Nuova Zelanda. L'evento, che lascia prevedere maltempo spaziale nei prossimi giorni, è stato classificato come un brillamento di classe X, la più potente delle cinque in cui vengono classificati questi fenomeni: è stato il settimo del genere in questa prima parte dell'anno, un chiaro segnale della progressiva intensificazione dell'attività solare, considerato che sette eventi simili si sono verificati in tutto il 2022.

 

 

Il brillamento solare registrato il 28 marzo dalla sonda SDO della Nasa (fonte: NASA/SDO)



La macchia solare da cui si è originato il brillamento dei giorni scorsi ha prodotto anche altri tre brillamenti più modesti. Gli esperti di meteo spaziale del Met Office britannico giudicano l'attività solare elevata e ritengono probabili altri brillamenti nei prossimi giorni. Queste esplosioni di radiazioni elettromagnetiche che viaggiano alla velocità della luce potrebbero essere accompagnate da eruzioni solari (Cme), ovvero emissioni di particelle cariche dallo strato più esterno dell'atmosfera solare, la corona. A differenza dei brillamenti, i cui effetti si manifestano nel giro di pochi minuti sulla Terra ma svaniscono rapidamente, le eruzioni impiegano giorni per raggiungere il nostro Pianeta. Le particelle cariche possono penetrare nell'atmosfera e scatenare tempeste geomagnetiche che producono splendide aurore, ma possono anche interferire con le reti elettriche e danneggiare i satelliti in orbita.

Nell'attesa di capire se questo scenario si concretizzerà, le previsioni indicano forte vento solare in arrivo: i primi flussi di particelle cariche sono già partiti da due grossi buchi che si sono formati sulla corona solare e nei prossimi giorni potrebbero causare tempeste geomagnetiche di debole intensità.

 

 

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