(ANSA) - FIRENZE, 27 MAG - "Le nostre imprese e le nostre
famiglie non possono sopportare ulteriori aumenti tariffari dei
servizi essenziali. Per questo, chiediamo a tutte le
Amministrazioni comunali, agli Ato e alla Regione Toscana un
deciso cambio di rotta nella gestione della raccolta e dello
smaltimento dei rifiuti. E, nel frattempo, che attuino tutte le
azioni ciascuno per la loro competenza per contenere la tariffa,
anche stanziando apposite risorse, come ha già fatto qualche
Comune". Così il direttore della Confcommercio Toscana Franco
Marinoni.
"Grazie anche ai fondi del Pnrr, la Toscana ha ora
l'occasione imperdibile di colmare un gap impiantistico che da
troppo tempo grava sul territorio e sulle tasche dei
contribuenti - sottolinea in una nota -, dobbiamo essere in
grado di gestire i rifiuti in autonomia, senza dipendere da
altre regioni, e di rendere il rifiuto una risorsa. Se perdiamo
questa opportunità, gli aumenti dei costi nei prossimi anni
peseranno sempre di più sulle bollette. E cittadini e imprese
finiranno ancora una volta per pagare le inefficienze dei
servizi pubblici". Prioritario, secondo Confcommercio, è il
lavoro che la Regione sta promuovendo, oltre che per
incrementare la raccolta differenziata, per migliorare la
dotazione impiantistica recuperando un deficit che attualmente
'affatica' ambiente ed economia. "Investire in questa direzione
ci consentirà di avere una raccolta più efficiente, città più
pulite e tariffe più basse - osserva ancora -. Se invece
restiamo fermi, rischiamo di essere travolti da continue
emergenze". "Ci chiediamo dove sia finita la massima del 'chi
più inquina più paga' - aggiunge Marinoni - che doveva ispirare
la tariffazione sui rifiuti. In realtà, le quote della Tari
variano in base alle superfici disponibili e non guardano
affatto il comportamento più o meno virtuoso degli utenti, che
siano privati o aziende. Così non si incentivano di certo le
buone pratiche". (ANSA).