(ANSA) - L'AQUILA, 01 FEB - Il progetto relativo alla
Nuova Pescara, il cui iter legislativo è tuttora in discussione
in Regione, è "difficilmente replicabile" nelle aree interne
d'Abruzzo, secondo il consigliere regionale Americo Di
Benedetto, già candidato sindaco del capoluogo.
"Una cosa è l'idea di 'Città metropolitana' - spiega -
iniziativa che si addice a una realtà urbana come Pescara i cui
confini con le aree limitrofe sono puramente politici, ma
servizi, collegamenti, asset sono identici. Altra cosa è la
realtà delle aree interne: L'Aquila dovrebbe far funzionare il
sistema di collegamento con le municipalità limitrofe, con il
sistema Città territorio che è diversa dal sistema città
metropolitana. Nelle aree interne - prosegue Di Benedetto - il
presidio sui singoli territori è fondamentale. A Pescara non c'è
soluzione di continuità, c'è soluzione unica con trasporto
collettivo".
"Appare chiaro - prosegue - che la Grande Pescara ha
un'evoluzione dettata anche dalla norma nazionale, incentivata
dalla Regione Abruzzo. Un progetto però che nulla cambia
rispetto all'asset regionale. All'Aquila viviamo condizioni
differenti che però possono avere un complemento nella Regione
se se ne comprendono differenze dal punto di vista qualitativo.
Abbiamo vocazioni diverse, la montagna, la capacità di attrarre
turismo. Di fatto, stiamo parlando di una città che ha quasi
mille anni alle spalle, specie se consideriamo i castelli sorti
nella zona, che non può essere paragonata a una che ne ha appena
cento".
Parte integrante del programma elettorale come candidato
sindaco, Di Benedetto l'ha dedicata al concetto di "Città
territorio" in cui "lo sviluppo del sistema non è nella fusione
ma nella linea strategica di crescita comune che si può attuare
se ci sono le risorse. Altrimenti si procede con interventi
spot, sostenuti da rivoli di finanziamenti ma senza una
visione".
In merito all'iter della legge Sospiri sulla Nuova Pescara,
l'auspicio è di fare subito. "I ritardi sono evidenti -
sottolinea - parliamo di una legge del 2015 con uno scadenziario
2021 prorogato al 2022, ma di fatto non esistono neanche le
strutture di controllo che la Giunta regionale avrebbe dovuto
attivare in virtù della vecchia norma. Vedo delle opportunità
nel ribadire la volontà di fare la Nuova Pescara entro i tempi,
ma ho visto anche il tentativo di qualcuno di optare per una
'exit strategy' per fare associare due Comuni su tre e
rinviare". (ANSA).