(ANSA) - ROMA, 04 LUG - Aumentare la resa e la qualità del
raccolto del grano, assicurando al contempo un'agricoltura
sostenibile in un contesto di cambiamenti climatici. Analizzare
le principali regioni di produzione agricola, anticipando i dati
sulla produzione attesa, quantità e qualità della produzione.
Calibrare i fertilizzanti nell'ottica di ridurre l'impatto
ambientale. Sono questi gli obiettivi che animano il progetto "I
Field Good. Tutto filiera liscio", realizzato per la prima volta
in Italia da Sgambaro, lo storico pastificio trevigiano
conosciuto per la sua pasta prodotta con grano duro 100%
italiano.
Creato in collaborazione con Cybeletech, azienda francese
specializzata nello sviluppo di tecnologie digitali applicate al
mondo agricolo e vegetale, il progetto pilota, che ha preso il
via con la semina del 2021 nell'ottobre scorso, si articolerà
lungo un arco temporale di due anni fino al raccolto del 2023,
andando a monitorare per ben due volte il ciclo completo di
produzione del grano. Il progetto è stato messo a punto con la
Cooperativa La Pineta che ha sede e silos a Cerignola, in
Puglia, nel distretto del grano duro italiano. "Metteremo a
disposizione - racconta Pierantonio Sgambaro, presidente del
pastificio - una delle tecnologie più avanzate nel settore, in
grado di raccogliere un patrimonio di dati importantissimi per
dare un supporto concreto agli agricoltori e alle cooperative
con cui lavoriamo. La possibilità per l'azienda e per i nostri
fornitori di monitorare la resa media e la qualità della
produzione ci consente di ottenere i migliori chicchi per
produrre una pasta ottima sotto ogni punto di vista. Grazie ai
dati forniti, gli agricoltori potranno adattare le varietà delle
piante, ricevere le migliori indicazioni riguardo densità e data
di semina, il tasso di concimazione, il tipo e la frequenza
delle rotazioni in relazione alle condizioni climatiche, in modo
tale da produrre nel rispetto della qualità del prodotto e
dell'ecosistema", sottolinea il presidente Sgambaro. Sarà
inoltre possibile calibrare, minimizzandole, le applicazioni di
fertilizzanti e fitofarmaci strettamente necessari, ma anche
anticipare e limitare la pressione dei parassiti mediante
migliori rotazioni delle colture riducendo l'uso di pesticidi e
le emissioni di CO2. D'altra parte, sarà anche possibile
misurare la capacità di impatto che l'anidride carbonica ha sul
suolo in fase di fotosintesi (sequestro di carbonio) e quindi
migliorare i livelli di CO2 nel terreno. (ANSA).
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