(ANSA) - ROMA, 22 FEB - DNA, DIA e Confindustria Alberghi
hanno firmato un protocollo d'intesa per la tutela del settore
alberghiero dal rischio di infiltrazioni.
Gli effetti della crisi, infatti, sono stati particolarmente
significativi per l'industria alberghiera che ormai da due anni
è profondamente condizionata dalle conseguenze dell'epidemia di
COVID-19 in Italia e all'estero.
Nella prospettiva di medio periodo il settore turistico
alberghiero si caratterizza per le alte aspettative di piena
ripresa e rilancio e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
destina al comparto importanti risorse economiche finalizzate
all'attività di ristrutturazione riqualificazione dell'offerta.
Tutto questo evidenzia il rischio di infiltrazioni non solo in
relazione all'acquisizione e gestione di strutture turistiche ma
anche con riferimento all'ingresso nel sistema delle forniture
di beni e di servizi.
Per questo DNA, DIA e Confindustria alberghi hanno condiviso un
protocollo di collaborazione che prevede la costituzione di un
tavolo permanente per il monitoraggio dei fenomeni e la
definizione degli ambiti operativi attraverso la strutturazione
di un modello di raccolta e trasmissione di dati relativi ai
rapporti economici in essere.
Un quadro complessivo che permetterà di monitorare le condizioni
del settore e prevenire infiltrazioni.
Tutto questo con l'obiettivo di tutelare le imprese, gli
operatori economici e il regolare svolgimento delle dinamiche
imprenditoriali.
"Gli imprenditori stanno vivendo un momento estremamente
delicato e con la sigla del protocollo lo Stato vuole tutelate
le attività alberghiere dal rischio di infiltrazioni mafiose.
Il nostro settore, duramente colpito dalla pandemia, sta
attraversando un momento di estrema fragilità e molte strutture
oggi, oltre ad essere appetibili agli occhi degli investitori
speculativi, rischiano di cadere vittime delle infiltrazioni
mafiose non solo nella vendita e/o gestione delle attività ma
anche e soprattutto nel rapporto con le aziende che a vario
titolo collaborano con l'impresa nella fornitura di beni e
servizi.
Il dialogo aperto con le massime Istituzioni preposte è volto a
garantire continuità alle imprese che nel PNRR potranno trovare
una soluzione utile alla ripartenza, garantendo una ripresa del
mercato e supportando tutti quegli operatori in difficoltà che
altrimenti rischiano di cadere vittime di chi nel Piano
Nazionale di Ripresa e Resilienza spera di trovare un sistema
per rimpinguare realtà legate alla criminalità organizzata -
dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Associazione
Italina Confindustria Alberghi." (ANSA).
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