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Giubileo

Papa: visite per Tonino Bello, don Saltini e i Focolari

20 aprile a Alessano e Molfetta, 10 maggio Nomadelfia e Loppiano

(di Fausto Gasparroni)
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 2 FEB - Due visite, una in Puglia e l'altra in Toscana, di poco meno di quattro ore ciascuna, ma entrambe dal grande significato, non solo pastorale. Sono le due nuove visite di papa Francesco annunciate oggi per i prossimi mesi dalla Sala stampa della Santa Sede. Venerdì 20 aprile il Pontefice andrà ad Alessano (Lecce) e a Molfetta (Bari), nel 25/mo anniversario della morte di mons. Tonino Bello, grande apostolo della pace e del disarmo, che di Molfetta fu vescovo e vi morì il 20 aprile del 1993. Giovedì 10 maggio, invece, papa Bergoglio si recherà a Nomadelfia (Grosseto) dove incontrerà la Comunità fondata da don Zeno Saltini, e quindi a Loppiano (Firenze), dove visiterà la Cittadella internazionale del Movimento dei Focolari. Poche ore di visita, ma dense di contenuti e implicazioni, in ambedue i casi. Il 20 aprile il Papa, giunto in aereo allo scalo militare di Galatina da Ciampino, arriverà in elicottero alle 8.30 ad Alessano, sostando in preghiera sulla tomba di don Tonino Bello che vi nacque il 18 marzo 1935 e salutando i famigliari. Quindi incontrerà i fedeli, pronunciando un discorso, sul piazzale antistante il cimitero. Trasferitosi a Molfetta, vi celebrerà la messa alle 10.30 sul porto, nella zona adiacente il Duomo. Alle 12.00 il decollo per il Vaticano. Estremamente simbolico e forte il desiderio del Papa di voler rendere omaggio a una figura, anche scomoda, come don Tonino Bello, di cui è aperta dal 2007 la causa di beatificazione. Sin dagli esordi, il suo ministero episcopale fu caratterizzato dalla rinuncia a quelli che considerava segni di potere (per questa ragione si faceva chiamare semplicemente don Tonino) e da una costante attenzione agli ultimi. Sua la definizione di "Chiesa del grembiule" per indicare la necessità di farsi umili e agire sulle cause dell'emarginazione. Nel 1985 fu indicato dalla presidenza Cei a succedere a mons. Luigi Bettazzi alla guida di Pax Christi, il movimento cattolico internazionale per la pace. In questa veste si ricordano diversi duri interventi: tra i più significativi quelli contro il potenziamento dei poli militari di Crotone e Gioia del Colle, e contro l'intervento bellico nella Guerra del Golfo, quando manifestò un'opposizione così radicale da attirarsi l'accusa di istigare alla diserzione. Nel settembre 1990 fondò, coadiuvato da Pax Christi, a Molfetta la rivista mensile Mosaico di Pace, mentre fra il 1990 e il 1992 scrisse alcuni articoli sul quotidiano Il Manifesto. Già operato di tumore allo stomaco, il 7 dicembre 1992 partì con circa 500 volontari da Ancona per la costa dalmata da cui iniziò una marcia a piedi che lo avrebbe condotto dentro la città di Sarajevo, da diversi mesi sotto assedio serbo. L'arrivo nella città assediata, tenuta sotto tiro da cecchini serbi, fu caratterizzato da maltempo e nebbia. Don Tonino parlò di "nebbia della Madonna" (celebrata, appunto, in data 8 dicembre). Il 10 maggio, invece, il Papa atterrerà a Nomadelfia alle 8.05, sostando subito sulla tomba di don Saltini - anche per lui è aperto il processo di canonizzazione, nonostante le antiche difficoltà che lo videro abbandonare temporaneamente lo stato clericale -, visitando poi un gruppo familiare della Comunità e incontrandone i membri. Alle 10.00 l'arrivo a Loppiano e l'incontro con i Focolari, accolto dalla presidente Maria Voce. Alle 11.45 la partenza per il Vaticano. "L'annuncio ha suscitato in me sorpresa e profonda gioia", ha detto Maria Voce. "È un grande onore per il Movimento dei Focolari accogliere un Papa tra di noi, in una nostra cittadella. Ma soprattutto è una spinta a intensificare l'impegno a vivere l'amore e l'unità radicati nel vangelo".
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