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Giubileo

Padre Pio e la guarigione di Pio XII

Un libro sul santo di Pietrelcina, sabato la visita di Bergoglio

(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 15 MAR - Un santo generoso capace di pregare per gli altri fino a caricare su di sé i loro malanni. E' San Pio, il frate cappuccino che tutti continuano a chiamare Padre Pio e che è tra i santi più venerati in Italia e nel mondo. Papa Francesco si recherà sabato 17 marzo proprio sui luoghi del frate, Pietrelcina e a San Giovanni Rotondo.

Tra gli aneddoti della sua vita c'è quello in cui si riferisce quando si ammalò, fino ad essere sul punto di morte, per intercedere per la guarigione del pontefice di allora, Pio XII. E' uno dei fatti raccontati nel libro "I tre misteri della morte di Padre Pio" di Stefano Campanella (edito da Edizioni Padre Pio e Edizioni San Paolo).

Il santo, infatti, non solo pregava per gli altri ma "prendeva su di sé anche i malesseri altrui", scrive l'autore. E quell'episodio vide coinvolti, in un certo senso, due papi: Pio XII che guarì e Paolo VI, in quel momento mons. Giambattista Montini, pro-Segretario di Stato di Sua Santità, che scrisse, a nome di Papa Pacelli, alla Curia Generale dei Cappuccini la lettera di ringraziamento per le preghiere di Padre Pio. Un altro episodio raccontato dal libro è quello, più noto, della predizione a Karol Wojtyla che sarebbe diventato Papa. Il futuro pontefice, allora un semplice sacerdote polacco, si era recato dal frate per chiedere preghiere per la guarigione di una sua conoscente molto ammalata. Papa Giovanni Paolo II, in realtà, ha sempre negato questa circostanza. Ma sono stati tanti i testimoni ad aver riferito questa 'profezia'. Forse Padre Pio lo aveva detto ma non direttamente all'interessato, quel Wojtyla divenuto Papa nel 1978.

Nel libro vengono ripercorsi anche altri 'misteri' legati al frate di Pietrelcina, dal fatto che avesse predetto a diversi amici e conoscenti il momento in cui sarebbe morto alla questione delle stimmate che scomparsero al momento della morte.(ANSA).

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