Dovrebbe arrivare a breve la misura del governo per il rifinanziamento degli otto competence center nazionali, il cui compito è accompagnare le imprese verso progetti di innovazione e ricerca. "Ci hanno garantito (dal Mimit, ndr) che entro gennaio sarà approvato il decreto con cui si formalizza il rifinanziamento per i prossimi tre anni degli otto competence center nazionali e il sostegno ai 13 digital innovation hub che si sono aggiudicati il bando europeo", afferma Enrico Pisino, amministratore delegato del Competence Center Cim4.0 con sede a Torino. "Questo è un segnale che ci rende contenti, in quanto significa che il ministero, alla luce dei risultati del primo triennio di attività, crede nella nostra azione", aggiunge Pisino, che per il suo hub si aspetta "9 milioni di euro". Per quanto riguarda il piano per l'Industria 4.0 in senso più ampio, "spero e credo fortemente che il ministero metta mano nel corso del 2023, nei limiti della disponibilità, a un rilancio del piano sostenendo le imprese ancora meglio di quanto fatto negli anni passati", sottolinea Pisino, che chiede "un sostegno pieno alle imprese che vogliono realizzare progetti innovativi nel campo della manifattura, non solo rinnovando il credito di imposta con le aliquote degli anni passati, ma anche attraverso il sostegno alle attività di ricerca e innovazione, includendo la formazione, in modo che quelle azioni possano essere ancora più efficaci". Nell'ultima legge di bilancio "abbiamo constatato una mancanza di continuità di quell'azione, che di fatto è stata molto limitata, sia sul fronte del credito di imposta per nuovi macchinari che sul fronte del credito per la formazione 4.0". Questo "è un peccato perché è stato dimostrato che grazie a quei contributi l'industria italiana sta crescendo" (ANSA).
A Torino la seconda Google Cloud Region d'Italia
