(ANSA) - MILANO, 16 SET - Pescatorum: un nome latino per un
ristorante-pescheria che porta il mare in via Solari, a poca
distanza dal triangolo Porta Genova-Darsena-Via Savona, davvero
a un tiro di voce dalla fermata M2 di Sant'Agostino. Si tratta,
in realtà, dell'implementazione di una cucina di mare moderna e
dal respiro multiforme sulla solida pescheria che continua, in
parallelo, a vendere il pesce al bancone (con oltre cinquanta
varietà che si alternano nel corso delle stagioni). Anime
diverse: in primis quella mediterranea, che emerge nei fritti,
nella 'parmigiana di tonno' o nei paccheri al ragù di mare. E,
allo stesso tempo, quella più fusion e priva di confini, che
emerge nella freschezza delle tartare o nel soffio hawaiano del
poke-bowl, qui proposto con il tonno alalunga. Un mediterraneo a
tutto tondo, che si spinge fino alla riviera genovese con la
tradizione del polpo alla ligure o del 'pane burro e acciughe',
merenda diffusa anche nell'entroterra della bassa Lombardia e
del Piemonte.
Il proposito di rendere il pesce di qualità "semplice e
accessibile anche in cucina" è ribadito dal patron Filippo
Mottolese. Ampio il menu, cui si aggiunge la possibilità di
scegliere il pesce al bancone della pescheria per affidarlo alle
mani della cucina. Oltre al pesce, la cucina sonda la tradizione
dell'orto napoletano, dalla scarola alla caponata di melanzane,
dai friggitelli allo scapece di zucchine. Possibile mangiare
qualcosa in pescheria? Una domanda che nessuno si sarebbe fatto
qualche anno fa ma che oggi, a Milano, trova una risposta
affermativa in diversi indirizzi. (ANSA).