(ANSA) - MILANO, 15 NOV - Un settore in salute, con una
elevata propensione all'export e in grado di affrontare la
difficile congiuntura economica. È la fotografia del comparto
macchine per l'enologia e l'imbottigliamento, espressione di un
made in Italy che vale circa 3,1 miliardi di euro l'anno, per
quasi il 70% esportato, e che da oggi a venerdì 18 novembre è
protagonista a Rho Fiera Milano per Simei, il salone
internazionale di Unione italiana vini (Uiv).
Secondo un sondaggio realizzato dall'Osservatorio del vino
Uiv su un panel omogeneo e rappresentativo del settore, la quasi
totalità delle aziende rileva un incremento dei prezzi delle
materie prime, più difficili da reperire. Tuttavia, nonostante
le difficoltà congiunturali, per quest'anno il settore attende
una crescita complessiva del fatturato 2022 attorno al 9%. Buone
le aspettative anche per quanto riguarda le vendite all'estero,
che dovrebbero aumentare per il 59% delle imprese.
Per Paolo Castelletti, segretario generale di Uiv, "quello
della tecnologia applicata al wine&beverage è uno degli asset
del prodotto italiano: nel 2021 il comparto ha realizzato più di
2 miliardi di euro di export, in crescita del 5,4% sui valori
dell'anno precedente e con una bilancia commerciale in attivo
per 1,7 miliardi di euro. Numeri da primato mondiale del settore
che ne fanno una punta di eccellenza riconosciuta".
La 29/a edizione di Simei conta più di 480 espositori,
delegazioni da 50 Paesi esteri e una previsione di circa 25mila
visitatori professionali. (ANSA).
Fiere: al via Simei, rassegna di macchine per vini e bevande
Da oggi al 18 novembre a Milano, fatturato 2022 cresce del 9%
