(ANSA) - BARI, 20 DIC - "Non chiediamo di abrogare i reati
dei sindaci, non vogliamo l'impunità. Se un sindaco sbaglia
utilizzando un ruolo che gli è stato affidato dai cittadini deve
pagare più degli altri". Lo ha detto il sindaco di Bari e
presidente dell'Anci, Antonio Decaro, durante il convegno
'Magistratura e stampa. Democrazia, informazione, giurisdizione'
in corso a Bari, a proposito della possibile revisione del reato
di abuso d'ufficio. "Chiediamo solo che le responsabilità dei
sindaci abbiano contorni precisi - ha proseguito -. Non è
possibile ritrovarsi indagato solo perché si è sindaco. Occorre
una revisione anche perché il 93 per cento degli amministratori
locali indagati finisce con l'essere assolto o archiviato".
Decaro ha poi ricordato un aneddoto personale: "Anche io sono
stato indagato per concorso in tentato abuso di ufficio. Se non
fosse stato per il rito abbreviato, non mi sarei ricandidato. Mi
sono ritrovato su tutti i giornali e telegiornali nazionali e a
un certo punto ho pensato al suicidio". "Molti amministratori
locali si dimettono o non si ricandidano perché fare il sindaco
è rischioso - ha concluso -. Si rischia di ritrovarsi indagati o
minacciati dalla criminalità". (ANSA).
Decaro, sindaci chiedono contorni precisi responsabilità
'Il 93% degli amministratori indagati è assolto o archiviato'
