(ANSA) - PERUGIA, 20 GEN - Entra nella piena operatività il
Tavolo regionale di governance sulla sicurezza integrata,
istituito dalla Regione Umbria per definire la programmazione
locale in materia di sicurezza urbana attraverso un costante
confronto con le amministrazioni locali e avvalendosi del
contributo di un Comitato tecnico scientifico. L'organismo,
presieduto dall'assessore con delega alla Sicurezza integrata e
Polizia locale Enrico Melasecche e insediatosi nel novembre
scorso, si è riunito a Palazzo Donini.
L'incontro, aperto dall'intervento dell'assessore Melasecche,
ha visto la partecipazione, tra gli altri, del prefetto di
Perugia Armando Gradone, di Lucia Palma per la Prefettura di
Terni, del questore di Perugia Giuseppe Bellassai, dei tre
componenti del Comitato tecnico scientifico per la sicurezza e
la vivibilità della Regione Umbria (Maria Caterina Federici,
Stefano Anastasia e Gian Guido Nobili), la presidente del
CAL-Consiglio autonomie locali dell'Umbria, Francesca Mele, e di
numerosi amministratori e tecnici dei Comuni umbri, in
particolare quelli di Perugia, Terni, Marsciano, Orvieto,
Spoleto, Panicale, Città di Castello, Foligno e Norcia.
"Viviamo in un momento complesso, di mutazioni economiche e
sociali, e per affrontare nella maniera più incisiva i problemi
di sicurezza e vivibilità delle nostre città - ha detto
l'assessore Melasecche attraverso una nota di Palazzo Donini - è
fondamentale, come stiamo facendo oggi e come ci siamo proposti
riunendoci in questo Tavolo, valutare congiuntamente criticità e
nuove sfide e definire gli strumenti più efficaci da mettere in
campo per rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini con
una strategia coordinata, nel pieno rispetto delle funzioni e
delle competenze di ogni attore istituzionale. La Regione
continuerà a fare la sua parte, reperendo se possibile maggiori
risorse e proseguendo anche nel percorso virtuoso portato avanti
in materia di rigenerazione urbana, per far tornare a nuova
normalità e nuova vita aree in degrado e insicure. Basti
pensare, ad esempio, ai risultati positivi, per quanto riguarda
Perugia, legati al recupero del complesso ex Palazzetti a Ponte
San Giovanni di Perugia, che verrà riqualificato nell'ambito del
Programma Pinqua, e all'acquisto della palazzina dell'Ottagono,
che diventerà studentato universitario, e per quanto riguarda
Terni alla rigenerazione di un quartiere problematico come
quello di San Valentino. Apriamo da oggi, tutti insieme, una
finestra sulla realtà umbra per avere la più puntuale e costante
cognizione dei problemi e giungere alla definizione di un
programma condiviso e coordinato".
Il prefetto Gradone, ha fornito un quadro complessivo di
evidente rilevanza circa i reati denunciati nella regione, che
hanno negli anni, e per ogni singola fattispecie di reato ad
eccezione di quelli informatici, un andamento di costante
decrescita. Ha illustrato, inoltre, i molti progetti di
videosorveglianza, di prevenzione e contrasto dello spaccio di
stupefacenti nei pressi di istituti scolatici, di contrasto
delle truffe ai danni di persone anziane, di prevenzione e
contrasto alla cessione di sostanze stupefacenti e di contrasto
alla contraffazione e abusivismo commerciale finanziati con
risorse statali dal Ministero dell'Interno ai Comuni umbri.
I componenti del Comitato tecnico scientifico per la sicurezza
e la vivibilità, nell'evidenziare l'importanza del ruolo dei
territori e della collaborazione e del coordinamento tra questi
e l'Amministrazione regionale su tutte le tematiche inerenti la
sicurezza urbana, qualificanti anche la qualità della vita delle
città, hanno dato ampia disponibilità a supportare la Giunta
regionale con progetti formativi, approfondimenti e supporto
tecnico.
Nel corso della riunione, Melasecche ha posto l'attenzione
sulla sollecitazione da parte dell'Assemblea legislativa circa
la necessità di una revisione della legge regionale che
disciplina la Polizia locale e ha proposto la costituzione di un
gruppo di lavoro quale sede per l'avvio di un confronto sulle
modifiche al fine di attualizzare il dettato normativo del 2001
ai mutamenti sociali, economici e tecnologici intervenuti negli
anni.
Il Tavolo regionale di governance sulla sicurezza integrata, la
cui convocazione è prevista con cadenza mensile, vede il
coinvolgimento dei 12 sindaci dei Comuni capofila di Zona
sociale, dei tre membri del Comitato tecnico scientifico per la
sicurezza e la vivibilità, con una rappresentanza
dell'Università degli Studi, e della struttura amministrativa
regionale nelle sue varie articolazioni ma anche dei
rappresentanti dell'Ater, quale riferimento per le Politiche per
la casa e la Rigenerazione urbana, e della Sanità, cui fanno
capo le Politiche del sociale. (ANSA).
Operativo Tavolo di governance sulla sicurezza integrata
Istituito dalla Regione per definire la programmazione locale
